Cimitero Ebraico (Israelitico)
Carpi (MO)
Si tratta di un campo di struttura quadrata, recintato da un muro in mattoni, al quale si accede attraverso un portone in legno. Il terreno fu acquistato dall'Azienda Ebraica nel 1823 proprio per farvi il nuovo cimitero che, nell'arco di un secolo, ha subito numerosi interventi di ristrutturazione: nel 1860 venne allargato, negli anni 1876-88 cinto da mura, nel 1920 restaurato.
Il cimitero appartiene alla comunità ebraica di Modena, che provvede alla manutenzione. All'interno di un progetto di riqualificazione del quartiere in cui è ubicato, ha avuto in anni recenti interventi di restauro del muro di cinta e delle 11 lapidi.
Di queste, cinque risalgono al XIX secolo e presentano anche l'iscrizione ebraica.
La più antica è del 1825, cioè del primo anno di uso del cimitero ed è intitolata ad Ahron Rovighi, le altre appartengono a Giuseppe Urbini (1835), Isacco Namias (1862), Isaia Namias (1874 ), Bella Rosa Namias (1878 ). Risale al 1922 la sepoltura di Augusto Rimini. Le ultime sono del 1957 quando vennero qui trasportati i resti di tre donne morte nel 1944 nel campo di concentramento di Fossoli.
Il terzo sorse per poco tempo nei Borghi di S. Agostino, presso la via Sbrillaci; nel 1816 fu infatti, per ragioni igienico sanitario, ordinato agli ebrei di portare il cimitero fuori le mura della città.