Palazzo Tozzoni
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Il salotto del Papa
I lavori per il salotto, voluto dal conte Francesco Tozzoni, ebbero inizio nel 1736 nell'ambito di un cantiere al quale, oltre al capomastro e ai muratori, parteciparono fabbri, falegnami, ebanisti, decoratori, imbianchini, registrati dai libri di spesa. L'appartamento fu terminato due anni dopo (1738), in occasione del matrimonio tra Giuseppe Tozzoni e Carlotta Beroaldi, parente del cardinal Lambertini, futuro papa Benedetto XIV. Proprio la tradizione di un pernottamento del pontefice nella sala ne determinò la denominazione.
Pregevole l'ornamentazione, dove “ogni singolo arredo, ogni particolare decorativo, concorre a creare armonia e omogeneità di gusto; anche i pezzi di mobilia databili a periodi precedenti, che facevano parte dell'antica dotazione della casa, risultano ben inseriti nell'insieme. Sulla parete destra spicca il grande camino realizzato in gesso, impreziosito dal rilievo in stucco e larghi ed eleganti ramages dorati, che incorniciano la specchiera centrale. A lato si aprono le due finestre, i cui scuretti sono decorati a tempera e filamenti dorati, così come il parafuoco che copre la bocca del camino. La sigla decorativa unificante è quella dell'elegante festone che si snoda lungo il perimetro della stanza, occupando la parte bassa delle pareti, sulla quale si innestava il parato in damasco cremisi, sostituito probabilmente nell'Ottocento da una più pratica decorazione a tempera stampata” (Orsi).
Il salotto rosso
“Come nel salotto del Papa anche in questa stanza spicca la decorazione perimetrale a motivi vegetali intrecciati, liberata dalla scialbatura nel corso dell'ultimo restauro.
Tra gli arredi un elemento d'interesse è costituito dalla grande specchiera settecentesca in legno dorato, incorniciata da ricche volute vegetali, sovrastante una console in legno dalla struttura sontuosamente naturalistica che, benché d'esecuzione settecentesca e proprio per la perfetta mimesi del mondo naturale, richiama analoghi modelli di fine XVII secolo di ascendenza romana.
Anche in questa sala viene ricordata l'acquisita parentela tra i Tozzoni e la famiglia Lambertini: qui è collocato il ritratto in vesti pontificali di Benedetto XIV: nella cornice che contorna il dipinto, tra l'intreccio del fogliame, al lato destro e al lato sinistro, sono collocati due cervi, simbolo araldico della famiglia Tozzoni”(Orsi).
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