
Regio VIII. Luoghi, uomini, percorsi dell'età romana in Emilia-Romagna
San Giovanni in Persiceto
Aspasia
2006
pp. 114-115
Aemilia. La cultura romana in Emilia Romagna dal III secolo a.C. all'età costantiniana
Venezia
Marsilio
2000
Acque, grotte e dei. 3000 anni di culti preromani in Romagna, Marche e Abruzzo
Fusignano
Musei civici di Imola
1997
Quando Forlì non c'era. Origine del territorio e popolamento umano dal paleolitico al IV sec. a.C.
Forlì
ABACO
1996
Bologna
Nuova Alfa Editoriale
1987
Paris
Biblioteque Nationale
1984
p. 203
1975
1896
1893
1891
1890
Castrocaro Terme e Terra del Sole
insediamento sparso
età romana
Il nucleo più significativo di testimonianze riferibili ad un contesto di questa natura proviene dalla località Fondo Frassineto, ove alla fine dell’Ottocento un agricoltore recuperò una serie di manufatti, in un primo momento creduti parte di un corredo funerario. In seguito correttamente ricondotto alla sfera cultuale ed interpretato come deposito votivo nei pressi di un’area sacra legata ad acque salutari, attiva dal V sec. a.C., il complesso comprendeva una statuetta bronzea di offerente a braccia aperte e un gruppo di vasetti miniaturistici.
La continuità delle pratiche devozionali nella zona di Castrocaro si mantiene sino alla conquista romana ed è confermata da altri ex voto: un offerente maschile, che l’analisi stilistica colloca nel III-II secolo a.C., rinvenuto circa mezzo secolo fa presso Rio Salso Perugini, e una offerente velata da Torre di Monte Poggiolo datata al III sec. a.C.
La denominazione di Castrocaro come Salsubium compare per la prima volta in fonti non locali del X-XI secolo a proposito della donazione di Pipino al Papa nel 756 e quindi non ha alcun riferimento con la presenza romana in zona.