Artisti, artigiani, architetti, produttori

Belgrado (RS) , 1940
architetto

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Boris Podrecca è un architetto jugoslavo naturalizzato austriaco, nato a Belgrado da padre sloveno e madre croata-erzegovina. Il suo cognome sloveno originale, Podreka, è stato italianizzato in Podrecca quando la famiglia, dopo la Seconda guerra mondiale, si trasferisce in Italia, a Trieste.
Negli anni ‘60 Podrecca si trasferisce a Vienna per studiare architettura alla Technischen Hochschüle e poi alla Akademie der bildenden Künste, dove si laurea nel 1968.
Tra il 1979 e il 1981 è assistente presso le Technischen Universität di Monaco e di Vienna e, a partire dal 1982, è visiting professor in numerose università italiane, europee e americane. Dal 1988 al 2006 è professore ordinario presso la Technische Universität di Stoccarda e direttore dell’Institutes für Innenraumgestaltung und Entwerfen.
Tra il 1990 e il 1995 è direttore dell’Internationale Wiener Architekturseminar.
Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra i quali il Preis der Stadt Wien für Architektur (1990), il Pilgrampreis (1991, 1995), la nomina di Chevalier des Artes et Lettres dal Presidente della Repubblica Francese (1986) e la nomina a membro onorario dell’Ordine degli Architetti tedeschi (1996). È stato inoltre insignito della Laurea Honoris Causa dall’Università di Maribor (2000).
A partire dal 1980, anno di apertura dello studio di Vienna, la sua attività professionale spazia all’interno di diversi ambiti, dall’allestimento di grandi mostre alla progettazione di edifici e spazi pubblici. Attento osservatore della relazione tra l'architettura e il contesto storico e tra l'architettura e il suo valore tattile-materico, matura una cifra stilistica che lo rende capace di affrontare con versatilità e successo incarichi progettuali molto diversi tra loro.
Nelle sue opere sviluppa una particolare sensibilità per la natura dei rivestimenti e per gli aspetti cromatici delle finiture, suggestioni tratte dalla “tradizione viennese”. A tale proposito si ricordano: i grandi magazzini Kika e Leiner a Klagenfurt (Austria,1986-89), il complesso edilizio Kapellenweg a Vienna (1988-93), gli uffici della Basler Versicherung a Vienna (1990-93), la Biblioteca comunale a Biberach (Germania, 1992-95), la ristrutturazione dell'hotel e della casa dello studente Korotan a Vienna (1991-94), l'edificio per uffici e centro espositivo e commerciale a St. Pölten (1993-97), il complesso della Millennium Tower (con G. Peichl e R. Weber, 1995-99) a Vienna (1995-2000), il restauro del Museo d’arte moderna di Ca’ Pesaro a Venezia (1997-2002), il Bio center a Vienna (2002-08) e l’ampliamento del Museo Nazionale della Porcellana Adrien Dubouché a Limoges (2003-12).
I suoi lavori concernenti la trasformazione di spazi urbani rivelano, oltre alla definizione della forma, una relazione contenutistica e poetica con l’ambiente circostante. Di questi si ricordano: le sistemazioni di Universitätsplatz a Salisburgo (1986-92); di piazza Tartini a Pirano (1987-89); di piazza XXIV maggio a Cormons (1989-90); la pavimentazione e arredo di Via dell’Indipendenza a Bologna (1992); la Rathausplatz a St. Pölten (1994-96); la Hauptplatz a Leoben, (1995-97); il Parco di Teodorico a Ravenna (1997-2000), città dove l’architetto ha anche realizzato l’Inceneritore.


-W. Zschokke, Boris Podrecca: opere e progetti, Electa, Milano 1998
-B. Podrecca, Boris Podrecca: poetica delle diversità, \S.l. : s.n.!, Vienna 1998
-B. Podrecca, Offene Räume = public spaces, Springer, Vienna 2004
-Podrecca Boris, voce in Enciclopedia Italiana, Lessico del XXI Secolo, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2013

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