Artisti, artigiani, architetti, produttori

Roma (RM) , 1902 - Roma (RM) , 1989
ingegnere

Nasce a Roma nel 1902 e dopo gli studi classici svolti presso i licei romani Tasso e Visconti, si laurea in ingegneria presso la Regia Scuola di ingegneria di Roma nel 1927, specializzandosi in elettrotecnica. Appena laureato comincia l’attività professionale in Calabria studiando nuove chiese per le zone terremotate, ma nel 1931 rientra nella capitale dove avvia uno studio in proprio. Le sue prime opere sono: un edificio per abitazione in viale Vaticano (1931), le strutture dell’autorimessa Piccini, del 1932, il cinema Odescalchi (poi Majestic), progettato con l’architetto Virgilio Marchi, nel 1932, seguito dal cinema Augustus, del 1933, con Antonio Lombardini, entrambi caratterizzati da un interesse specifico per le questioni legate alla soluzione spaziale del problema della copertura di grandi luci libere all’interno di edifici a destinazione mista.
Nel 1935 realizza il cinema-teatro Giulio Cesare, il più grande di Roma, e negli anni successivi molti impianti industriali. Il primo dei brevetti di precompressione che portano il suo nome è del 1948; subito lo sperimenta nella realizzazione di varie opere tra cui il ponte di Maracaibo.
I sette brevetti relativi alla precompressione sono legati a un’attività di ricerca teorica e applicata che nel 1954 lo porta a fondare il CESAP (Centro studi per le applicazioni alla precompressione), un’istituzione volta a fornire al progettista informazioni tecniche sempre aggiornate.
Dal 1945 in poi si dedica alla progettazione dei grandi ponti e viadotti, con la capacità di interpretare le diverse situazioni paesaggistiche e di dare un notevole contributo alla ricostruzione postbellica.
Segue schemi tradizionali, ascrivibili al sistema ad arco: tra questi il ponte detto della Lupara presso Arenzano, sull’autostrada Genova-Savona; la passerella pedonale sul lago di Vagli, presso Lucca; il ponte sullo Storm River presso Elizabethville-Cape Town, in Sudafrica, e il viadotto sulla Fiumarella, posto a collegamento della città di Catanzaro.
È opera di Morandi la diffusione e lo sviluppo di un sistema detto “struttura strallata”, che consiste in una successione di travi alle quali sono ancorate coppie di tiranti inclinati ai quali sono appesi i tratti stradali.
Da questa esperienza sono degni di nota il ponte sul Wadi Kuff, in Libia, ( 1965-1971), il viadotto sul parco ferroviario di Genova e il ponte sul Tevere alla Magliana, sull’autostrada Roma- Fiumicino.
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, ottiene la libera docenza in Tecnologia dei materiali e tecnica delle costruzioni presso l’Università degli studi di Roma e nel 1959 inizia a insegnare nel corso di Forma e Struttura dei ponti alla facoltà di Architettura di Firenze.
Accademico di San Luca dal 1965, ottiene la laurea Honoris causa dall’Università di Monaco di Baviera nel 1983. Tra i riconoscimenti che gli sono stati conferiti si ricorda: il premio nazionale AITEC nel 1962; la nomina di membro d’onore della Royal Society of arts di Londra, il premio Città di Columbuse nel 1967; la laurea honoris causa dalla facoltà di Ingegneria dell’Università di Monaco di Baviera nel 1980.

Roma, Archivio centrale dello Stato, Archivio R. M.; L.V. Masini. R. M., Roma 1974; R. M. ingegnere italiano, a cura di P.A. Cetica, Firenze 1985; R. M., a cura di G. Boaga, Bologna 1988; R. M.: innovazione tecnologia progetto, a cura di G. Imbesi - Maurizio Morandi - F. Moschini, Roma 1991; R. M. 1902-1989, a cura di Mattia Morandi, Roma 2002.
Lara Vinca Masini, Riccardo Morandi, Roma, De Luca, 1974, ISBN non esistente.
Pier Angelo Cetica (a cura di), Riccardo Morandi ingegnere italiano, Firenze, Alinea, 1985, ISBN non esistente.
Giorgio Boaga (a cura di), Riccardo Morandi, Bologna, Zanichelli, 1988, ISBN non esistente.
Giuseppe Imbesi, Maurizio Morandi e Francesco Moschini (a cura di), Riccardo Morandi: innovazione tecnologia progetto, Roma, Gangemi, 1991, ISBN 88-7448-340-6.
Antonino Saggio, Riccardo Morandi. Cemento d'autore, in Costruire, n. 102, novembre 1991, pp. 163-42 on line
Graziano Fronzuto, Monumenti d'arte sacra a Gaeta: storia ed arte dei maggiori edifici religiosi di Gaeta, Gaeta, Edizioni del Comune di Gaeta, 2001, ISBN non esistente.

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