l'ingresso
le fonti prospicienti l'ingresso
la piscina balneoterapica
esterno, cupola che dà luce alla piscina
Bologna

Terme Felsinee

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Via G. di Vagno, 7
loc. Bologna
Bologna (BO)
Tel: 051.6198484
La città di Bologna enumerava fino alla metà del 1900 diverse fonti termali, sfruttate in maniera più o meno intensa. Oggi è presente un solo stabilimento che dal 1993 sfrutta le acque di due vene, trovate a oltre 100 metri di profondità. Questa zona, conosciuta dai bolognesi per la presenza del Pozzo del Diavolo, così chiamato perché ne sgorgava un’acqua che per le sue caratteristiche impediva la crescita della vegetazione, era nota già in epoca romana quando l’imperatore Augusto fece costruire le “thermae” proprio ai piedi del colle dove ora sorge S. Luca.


Caratteristiche delle acque:
solforose (inclusi sottogruppi)
sulfuree (inclusi sottogruppi)
bicarbonate (inclusi sottogruppi)

Nelle vicinanze delle terme Felsinee, lungo il Reno, si può visitare il parco Talon, ex parco privato di una villa nobiliare.
Percorrendo la lunga gradinata protetta da un portico, che risale il fianco della collina di S. Luca si giunge al santuario omonimo, grande edificio dalle forme sinuose, opera di Carlo Francesco Dotti e consacrato nel 1765. E’ questo uno stupendo punto panoramico per l’osservazione della città.

Notizie storiche, culturali e paesaggistiche del contesto:
Bologna, capoluogo dell’Emilia Romagna, presenta un centro storico col suo assetto antico ottimamente conservato, che rende possibile la lettura delle diverse fasi del suo accrescimento. Le prime tracce di un vasto insediamento risalgono al periodo villanoviano, insediamento che poi diventerà la Fèlsina etrusca e quindi la Bononia romana. Fu proprio la romanizzazione con la creazione del fondamentale asse di comunicazione della via Emilia, a dare impulso allo sviluppo della città. Se pure non restano monumenti visibili, tranne il teatro scoperto di recente, di quel periodo, è ancora percepibile il segmento urbano dell’antica via Emilia in quelle che sono ora le vie Rizzoli e Bassi. Sede di una delle più antiche università (1088), Bologna divenne Comune nel 1116 e fu proprio l’autorità comunale, al principio del Duecento, a stabilire norme urbanistiche che prevedevano fra l’altro la presenza di portici sulle vie, portici che ancora caratterizzano la città. L’impianto viario radiocentrico è quello medioevale, ma il volto urbanistico visibile è in più larga parte sei-settecentesco. Innumerevoli i monumenti, le chiese e i musei che testimoniano la ricchezza culturale ed anche economica della città: per parlare diffusamente solo di quelli che si affacciano su piazza Maggiore (cuore del centro storico, creata nel medioevo) -come la basilica di S. Petronio, il Palazzo dei Notai, il palazzo Comunale, la piazzetta del Nettuno con l’omonima fontana, il palazzo del Podestà, con l’annesso palazzo di Re Enzo, e il portico dei Banchi da cui si accede al Museo civico Archeologico e all’Archiginnasio, antica sede dell’università e oggi biblioteca- avremmo bisogno di spazi maggiori di questo e rimandiamo perciò alle guide specifiche. Poco distanti dalla piazza le due torri, quella degli Asinelli e la Garisenda, costituiscono il simbolo della città.

Until the mid twentieth century Bologna had numerous springs, exploited to varying degrees. Today there is only spa which, since 1993, has tapped the waters of two springs at a depth of over 100 metres. The area is known locally as the Devil’s Well, because the water prevented the growth of vegetation. It was known to the Romans. Emperor Augustus built a thermal bath at the foot of the hill where the church of S. Luca was subsequently built.

Mineral water characteristics:
sulphureous (including all subgroups)
sulphate (including all subgroups)
bicarbonate (including all subgroups)

Nearby, along the river Reno, the large Parco Talon Nature Reserve is a former private estate belonging to a villa, where it is possible to walk or cycle. The church of S. Luca is at the top of steps which climb the S. Luca hill, protected by a portico. The sanctuary is a large, building with a rounded form created by Carlo Francesco Dotti, inaugurated in 1765. It is an ideal vantage point for viewing the city from above.

Historical, cultural and landscape context information:

Bologna, the capital city of Emilia Romagna, has a well-preserved ancient town centre, where the history of its evolution can be fairly plainly seen. The first traces of a settlement date back to the Villanovian period, followed by the Etruscans, who founded Fèlsina, and then the Roman era, when the city was called Bononia. Under the Romans, who built the via Emilia, the city flourished. Only the recently discovered theatre remains from the Roman times, but the lay-out of the city is clearly Roman, as in the area of the via Emilia (now via Rizzoli and via Bassi). The city has one of the world’s oldest Universities (1088) and became an independent town in 1116. At the beginning of the twelfth century the new authorities established that porticoes should line the streets. The city is still famous for this architectural feature. The city has a Medieval and radial road system with seventeenth and eighteenth century buildings. There are innumerable important buildings and churches testifying to the cultural and economic wealth of the city. One example will suffice: Piazza Maggiore (the Medieval heart of the city), which features the Basilica di S. Petronio, Palazzo dei Notai, Palazzo Comunale, Piazzetta del Nettuno with the fountain of Neptune, Palazzo del Podestà and the adjacent Palazzo di Re Enzo, the Portico dei Banchi leading to the city-governed Archeological Museum and the Archiginnasio, the old site of the University, now a library. For further details on the city see specific guidebooks. The two famous towers nearby (Asinelli and Garisenda) are the symbol of the city.

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