Alberi monumentali
Monte Fumaiolo - La Casetta
Verghereto (FC)
albero singolo
Famiglia: Fagaceae
Provvedimento di tutela
Albero monumentale d'Italia D.M. n. 5450 del 19-12-2017
Determinazione 1078/96

n. 01/L764/FC/08
n. 39-37
A poca distanza da un altro faggio all’Eremo di Sant’Alberico, in località La Casetta si trova isolato in mezzo a un campo, tra i profili delle montagne, a oltre 1000 metri, un esemplare di faggio (Fagus sylvatica), maestoso per le dimensioni e il portamento. Il suo pregio monumentale è da attribuire, oltre che alle dimensioni e all’età, anche alla posizione in cui vegeta; dalla sua postazione si gode di un paesaggio bellissimo che comprende la Rupe della Moia e le faggete dei Monti Fumaiolo e Aquilone. Il faggio stesso, con la sua mole e la presenza isolata tra i pascoli, contribuisce a caratterizzare il paesaggio montano che lo contiene. Si trova nelle vicinanze della sorgente “La radice”, dove è possibile ammirare altri faggi monumentali. Nonostante i grandi spazi e la lontananza dai pochi edifici presenti in zona, la chioma del faggio si trova a brevissima distanza da cavi elettrici che attraversano i campi proprio nelle sue immediate vicinanze. Il faggio è la specie più diffusa nella fascia montana dei rilievi appenninici; è il tipico albero dei boschi, sopporta bene l’ombra e instaura strettissimi contatti radicali con le altre piante. Nell’Appennino è l’ultima specie per altitudine a segnare il confine estremo del bosco; si spinge fino al limite della vegetazione arborea. Questo esemplare è la prova che la specie può esprimere anche bellissimi individui isolati. Alto oltre 16 metri, domina il paesaggio col suo possente tronco di 650 centimetri e un’età presumibile di oltre 200 anni. Il faggio forma boschi montani quasi puri o in consociazione con l’abete bianco; in zone submontane o collinari si trova sparso nei boschi di carpino nero. Le faggete vengono governate ad alto fusto o a ceduo. Molti boschi a ceduo, un tempo intensamente sfruttati, sono oggi abbandonati a causa delle difficoltà di accesso e dello scarso valore del prodotto, oltre che dello spopolamento delle montagne; pertanto la tendenza comune è quella di convertire i cedui in fustaie per favorire la produzione di legname di maggior valore commerciale. Il faggio in araldica è emblema di resistenza contro le passioni, di vita sobria e ritirata, poiché resiste alle intemperie e prospera sui monti ad altitudini elevate.
Note
Rilevazioni:
Decreto A.M.I.
Data: 16/1/2018
Altezza: 16 m
Circonferenza tronco: 650 cm
Stato sanitario: buono
Stato strutturale: non potata
Accessibilità: accessibile

Aggiornamento
Data: 12/5/2013
Altezza: 15 m
Circonferenza tronco: 660 cm
Stato sanitario: buono
Stato strutturale: non potata
Accessibilità: recintata e visibile

Aggiornamento
Data: 19/5/2010
Altezza: 15 m
Circonferenza tronco: 635 cm
Stato sanitario: buono
Stato strutturale: non potata
Accessibilità: accessibile

Valori di base
Data: 5/8/2003
Altezza: 18 m
Circonferenza tronco: 550 cm
Stato sanitario: scarso
Stato strutturale: non potata
Accessibilità: accessibile