veduta dell'Edificio Mescita dal viale d'ingresso
scorcio dell'Edificio Mescita
Edificio Mescita: banco della mescita
Edificio Mescita: banco della mescita
Edificio Mescita:reparto idropinico (foto Guglielmo 2004)
Edificio Mescita:reparto idropinico (foto Guglielmo 2004)
l'edificio termale "nuovo", il Poliambulatorio Medical Thermae
il Poliambulatorio Medical Thermae: reparto bagni
il Poliambulatorio Medical Thermae: reparto cure inalatorie
il vecchio stabilimento (foto Guglielmo 2004)
il vecchio stabilimento e l'Hotel Salus (foto storica)
parco termale
pozzo di captazione lungo la Via delle Fonti
piazza Ponci
Medesano

Terme di Sant'Andrea Bagni

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Piazza Ponci, 2
loc. Sant'Andrea Bagni
Medesano (PR)
E-mail 
Tel: +39 0525430358
Si narra che la scoperta delle fonti si debba all'ufficiale napoleonico Adalberto Boccia, di stanza nella vicina Fornovo, in seguito a rilievi geografici che svolse nella zona nel 1804. Pare che la popolazione locale già facesse largo uso dell’acqua, ma da quel momento Sant'Andrea divenne meta di villeggiatura della borghesia e della nobiltà parmensi ai tempi di Maria Luigia. Il dato certo è che a metà dell’Ottocento le acque furono segnalate in seguito a ricerche petrolifere e che dopo opportune analisi l’ingegner Carlo Ponci, nativo del luogo, ottenne la concessione mineraria per lo sfruttamento delle fonti che si trovavano sulla sponda sinistra del Rio Fabbro. Qui, nel 1888, aprì un piccolo chiosco di mescita, visibile ancora oggi, se pure inattivo. La prima a scoprire le virtù di alcune delle acque di Sant'Andrea per la cura di calcolosi renale, nefriti e cistiti fu Marie Curie, premio nobel sia per la fisica che per la chimica. Dal 1904 si costruirono nuovi edifici attrezzati per le cure, in modo da sfruttare la particolarità del sito che è quella di presentare in un’area relativamente ristretta molte acque diverse fra loro. Sorse anche l’Albergo dei Bagni, ancora visibile se pure in stato di forte degrado. L’attività termale, che dal 1935 prevedeva anche l’imbottigliamento e la commercializzazione di acque mediominerali, subì un tracollo durante la seconda guerra mondiale e riprese solo a partire dagli anni ’50. Il centro dell’attuale stazione termale è la piazza alberata su cui prospettano lo Stabilimento delle cure termali e l’elegante edificio della mescita col suo loggiato d’impronta classica.



Notizie storiche, culturali e paesaggistiche del contesto:
Sant'Andrea Bagni si trova in prossimità del Rio Fabbro, sulla sommità di un colle tra boschi di querce e castagni, nella fascia a Ovest della valle del Taro. Si tratta di un paesaggio di piccole valli e morbidi rilievi che comprende le località di Pellegrino Parmense, Noceto, Varano Marchesi e Varano de’ Melegari: la cosiddetta “collina pallaviciniana”, feudo della nobile famiglia, che pur frazionato si mantenne fino alla fine del XVI secolo. A testimonianza di quel periodo restano nella zona rocche e castelli. Il comprensorio dell’appennino parmense è oggi noto anche per le lavorazioni agro-alimentari di altissima qualità.

La suggestiva Passeggiata delle Fonti costeggia le terme e segue il fondovalle ombroso del Rio Fabbro, lungo questo percorso si possono osservare i vari pozzi, alcuni costruiti in sasso e altri in mattoni. Alzando lo sguardo si vedono alberi secolari e i dirupi che contornano la vallata.

Interessanti gli itinerari del parco fluviale regionale del Taro, per la vegetazione e la possibilità di osservare l’avifauna di passo che trova qui un luogo di soste lungo le rotte migratorie. Il parco, che si estende per 20 chilometri in una stretta fascia da Fornovo fino alla via Emilia, è gestito dal 2012 dall'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia Occidentale.

Caratteristiche delle acque:
salse (inclusi sottogruppi)
solforose (inclusi sottogruppi)
arsenicali-ferrugginose (inclusi sottogruppi)

The springs are said to have been discovered by a Napoleonic Officer, Adalberto Boccia, stationed at nearby Fornovo, following geographical surveys of the area in 1804. It seems that the local population already made widespread use of the water, but from then on, Sant’Andrea became a holiday destination for the middle classes and nobility of Parma in the times of Marie Louise. We know for certain, however, that in the mid-19th century, the waters were reported following prospecting for oil and that, after appropriate analyses, the local engineer Carlo Ponci obtained authorisation to exploit the springs located on the left bank of the Rio Fabbro. Here, a small kiosk distributing the waters was opened in 1888. Although in disuse, it can still be seen today. The first to discover the virtues of a number of the waters of Sant’Andrea to treat kidney stones, nephritis and cystitis was Marie Curie, winner of Nobel prizes for both physics and chemistry. In 1904, work began to construct new buildings with treatment facilities so as to exploit the particular characteristic of the site, namely the presence of a large number of very different waters in a relatively small area. The Albergo dei Bagni was also built and can still be seen today although in advanced dereliction. Spa activities, including since 1935 the bottling and sale of water with a medium-mineral content, failed during the Second World War and did not revive until the 1950s. The centre of the spa resort is now the tree-lined square overlooked by the old spa (now in disuse) and the elegant water distribution building with its classical style loggia.

Historical, cultural and landscape context information
Sant'Andrea Bagni is located near the Rio Fabbro, at the top of a hill among oak and chestnut woods to the west of the Taro valley. The landscape consists of small valleys and gently rolling hills and includes the villages of Pellegrino Parmense, Noceto, Varano Marchesi and Varano de’ Melegari. Known as the “Pallaviciniana” hills, it was once the feud of the noble Pallavicino family which, although fragmented, survived until the end of the 16th century. Fortresses and castles from that period can still be seen. The Parma Apennines are today also known for the production of top-quality agricultural and food products.

The attractive "Springs Trail" links the spas and follows the shady floor of the Rio Fabbro valley. Various wells can be seen along the path, some built in stone, others in facing brick. These mark the site of a spring with curative water. Looking up towards the sky, you can see the crags which encircle the valley, ancient trees and the sun's rays which struggle to penetrate as far as the valley floor.

A walk along the Rio Fabbro. Worthy of note are the Itineraries in the Regional Park of the River Taro, interesting for the flora and the possibility of watching migrating birds which rest here along their migration routes. Occupying 20 kilometres in a narrow band running from Fornovo to the Via Emilia, the park, just a few kilometres from the spa, can be visited on request.

Mineral water characteristics:
saltwater (including all subgroups)
sulphureous (including all subgroups)
arsenical-chalybeate (including all subgroups)

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