La Galvanina
loc. Colle di covignano
Rimini (RN)
Le fonti Galvanina si trovano sul colle di Covignano, a pochi chilometri da Rimini. In questa zona si sono trovati reperti archeologici, quali fondi di capanne e frammenti di vasellame, che testimoniano la presenza umana fin da tempi antichissimi. Nella zona si trovano anche le ampie grotte dette dei Romiti, che devono il loro nome al fatto che nelle vicinanze fu fondato, nel 1430, il convento dei Padri Romiti di S. Girolamo, oggi scomparso. Nelle caverne si sono trovati resti che fanno pensare ad un sepolcreto preromano e romano. I dintorni sono ricchissimi di testimonianze storiche e culturali con i borghi collinari che furono dei Malatesta e dei Montefeltro, e anche con tracce di epoche assai più remote come i ritrovamenti villanoviani di Verrucchio, nel cui museo sono conservati. La vicina Rimini fu un importante centro in epoca romana grazie alla sua posizione strategica all'imbocco meridionale della pianura padana, sottolineata dall'intersecarsi delle vie consolari Flaminia ed Emilia. Nel periodo della signoria di Sigismondo Malatesta, nel XV secolo, ebbe uno dei momenti di maggior prestigio, divenendo uno dei centri culturali più animati della penisola. A partire dalla metà del XIX secolo, con le attività balneari, la città subì un repentino rinnovamento, che la porterà allo sviluppo e alla fama attuale di città consacrata alla villeggiatura e al divertimento. Ne’ le gravi distruzioni belliche, ne’ l’urbanizzazione moderna, sviluppatasi soprattutto lungo il mare, hanno intaccato eccessivamente la parte storica; Rimini conserva infatti notevoli manufatti di epoca romana quali il ponte di Tiberio, l’Arco di Augusto e l’anfiteatro romano, nonché testimonianze della presenza dei Malatesta, quale il Tempio Malatestiano, opera di Leon Battista Alberti.
caratteristiche delle acque:
bicarbonato-calcica-alcalina
The Galvanina springs are located on the hill of Covignano, a few kilometres from Rimini. Archeological finds including huts and fragments of pottery show a human presence since ancient times. Nearby, there are also large grottoes known as the Romiti, named after the monastery of the Anchorite Fathers (Padri Romiti) of San Girolamo (now disappeared) built there in 1430. Remains found in the caverns suggest they once served as a pre-Roman and Roman burial-ground. The surroundings are full of historical and cultural interest, with hill towns once belonging to the Malatesta and Montefeltro families and traces from even more remote times, such as the Villanovian findings of Verrucchio where the artefacts are kept in the museum. Nearby Rimini was an important centre in Roman times, thanks to its strategic position at the southern end of the Padana Plain, as confirmed by the intersection of the two consular roads, the Via Flaminia and Via Emilia. In the 15th century, during the seigniory of Sigismondo Malatesta, it went through a moment of glory, becoming one of the peninsula's most lively cultural centres. From the mid-19th century its role as a seaside resort led to the sudden renewal of the city and its development and current fame as a city dedicated to holidays and amusement. Neither the serious destruction during the war or modern urban development, particularly along the seafront, have excessively affected the historical part of the city and Rimini still boasts important remains from the Roman period such as the Tiberio bridge, the Augusto arch and the Roman amphitheatre, together with evidence from the Malatesta period such as the Malatestiano Temple, work of Leon Battista Alberti.
Mineral water characteristics:
bicarbonate-calcic-alkaline