Museo Civico Archeologico Etnologico
Largo Porta S. Agostino, 337
Modena
faïence
Antico Egitto/ XIX-XX dinastia (1292 a.C. - 1070 a.C.)
cm 13 (a) 5,3 (la)
n. EG04
Questo ushabti mummiforme è realizzato faïence blu invetriata. Indossa una parrucca tripartita dipinta di nero, e in nero sono delineati i particolari del volto (occhi, bocca, sopracciglia), della collana e delle braccia incrociate sul petto, che reggono due zappe. Sul retro si trova un giogo, su cui sono appese due piccole borse per sementi. Il corpo dell’iscrizione è coperto da un’iscrizione, con una colonna centrale da cui si dipartono tre righe di testo. Nella colonna verticale è riconoscibile la formula introduttiva sHD Wsir (“Glorificare l’Osiride…”), che riporta il nome e i titoli di un alto funzionario, un “capo scriba reale”. Il nome del personaggio è parzialmente illeggibile, ma il segno wn, non appartenente al titolo di hery-tep, sembra costituirne l’unica parte sopravvissuta. Su questa base e sulla base della grandezza della lacuna è forse possibile ricostruire il nome come Unen-nefer. Il segno letto inizialmente come sAH alla riga 2 potrebbe essere inteso come una versione molto corsiva ed erronea del segno khenet, tipico del titolo di “colui che presiede agli Occidentali” (Hnty imntyw) comunemente attribuito al dio Osiride. Ciò che le tre righe orizzontali di testo conservano non è riconducibile al consueto capitolo VI del Libro dei Morti: si tratta invece di un elenco di titoli del dio Osiride, con sui il defunto è identificato.

La posizione delle borsette per sementi consente di restringere la datazione tra la XIX e la XX dinastia, altrimenti estendibile fino alla XXIV dinastia (724-713/12 a.C.) sulla base degli altri elementi iconografici.
Provenienza: ignota