Museo Storico "Dante Foschi"
Via Piero Maroncelli, 3 (c/o Palazzo del Mutilato)
Forlì (FC)
produzione jugoslava
fregio

velluto,
lamina/ argentatura/ doratura,
filo di cotone
mm 62 (a) 52 (la) 13 (p)
sec. XX (1934 - 1945)
Lamina metallica di forma ovale, leggermente convessa e rivestita di velluto nero, su cui è applicato un fregio in lamina stampata argentata e dorata. Il fregio rappresenta un'aquila bicipite ad ali spiegate, sormontata da corona reale e posta all'interno di una cornice costituita da un ramo di alloro (a sinistra) e uno di quercia (a destra); sul petto l'aquila è caricata dallo stemma jugoslavo e dal monogramma reale in lettere cirilliche serbe. Sul retro sono presenti due sottili linguette in lamina metallica per il fissaggio al berretto e sono visibili i fili di cotone nero e i piccoli ganci che fermano la copertura in velluto al corpo metallico del fregio.

Fregio per berretto militare jugoslavo che reca il monogramma di Pietro II Karadordević, ultimo re di Jugoslavia tra il 1934 e il 1945. Lo stemma del regno di Jugoslavia presente sul fregio fu derivato dal precedente regno dei Serbi, Croati e Sloveni (1918-1929), stato nato il 1º dicembre 1918 dalla dissoluzione dell'Impero Austro-ungarico e guidato dalla dinastia reale serba dei Karadordević. Il 6 gennaio 1929 tuttavia il re Alessandro I, padre di Pietro II, con un colpo di Stato instaurò un governo dittatoriale che soppresse i partiti politici e mutò il nome del Paese in Regno di Jugoslavia. Nel 1941 il paese aderì al Patto tripartito a fianco dell'Italia fascista e della Germania nazista per volere del principe Paolo Karadordević, reggente in nome di Pietro II dopo l’assassinio di Alessandro I nel 1934. Non condividendo tale scelta però, Pietro II con un colpo di Stato detronizzò lo zio e assunse la corona, rompendo da subito l'alleanza con le forze dell'Asse. La Germania invase quindi la Jugoslavia il cui territorio venne smembrato fra essa e i suoi alleati: l’Italia, che aveva partecipato alle fasi dell'invasione, ottenne parti della Slovenia, della Dalmazia e del Montenegro. Pietro II fu costretto a lasciare il paese, rifugiandosi in Inghilterra, da dove apprese di essere stato ufficialmente deposto dall'Assemblea costituente jugoslava il 29 novembre 1945. La monarchia venne così definitivamente abolita e nacque la Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia, nome che mantenne fino al 1963 quando fu trasformato in Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.