Nel parco la settecentesca Villa Gandini ospita la biblioteca comunale,nelle sue pertinenze si trovano la biblioteca dei ragazzi e un centro giovanile con punto di ristoro. La biblioteca è dedicata alla botanica modenese Daria Bertolani Marchetti (1919-1994), pioniera degli studi palinologici nel nostro paese e direttrice dell’Orto Botanico di Modena. La biblioteca è aperta il lunedì (ore 14.30-19), dal martedì al venerdì (ore 9-19) e il sabato (9-18).
Alla seconda metà dell’Ottocento sono databili i due spettacolari esemplari di ginkgo sul retro dell’edificio. I due tronchi hanno diametri ragguardevoli: 97 cm quello più occidentale, 130 cm quello orientale, falsato però dalla presenza di profondi cordoni; la chioma di entrambi gli esemplari si apre in numerose branche già in prossimità del terreno, determinando un portamento estremamente espanso e decisamente inusuale per questa specie.
Altri esemplari notevoli si trovano nella parte più settentrionale del parco: un alto cedro del Libano (diametro 124 cm) in prossimità dell’ingresso di via Sant’Antonio, un grande frassino maggiore (diametro 124 cm) privo di una branca vicino a un edificio di pertinenza della villa, il gruppo di cipressi calvi intorno al laghetto.
È da segnalare, infine, uno svettante esemplare di farnia ai limiti occidentali dell’area, lungo l’antico corso del rio Cerca.
Particolarità:
Gli interni di Villa Gandini, in gran parte concepiti come le parti esterne da Francesco Vandelli, sono un’interessante rassegna di arte e decorazione ottocentesca locale, dai primi decenni sino alla fine del secolo. I dipinti dell’atrio, di soggetto biblico, sono stati realizzati nel 1843-44 dal pittore modenese Domenico Baroni, seguace del più noto Adeodato Malatesta. La sala da pranzo ovale è opera del decoratore e scenografo Andrea Becchi, che verso la fine dell’Ottocento realizzò gli affreschi della volta e delle pareti, ispirandosi ai disegni floreali della collezione di tessuti antichi di Luigi Alberto Gandini (tuttora esposta nel Museo Civico di Modena), e ideò anche l’arredo in rovere intagliato. Nel salone dei ricevimenti, altro ambiente di grande prestigio della villa, i notevoli bassorilievi delle porte, realizzati sempre nel 1843-44, sono dello scultore scandianese Luigi Mainoni, mentre le otto scene bibliche nel ballatoio della sala sono del pittore modenese Luigi Manzini.
Formigine (MO)