









Continuando lungo il sentiero spicca, in una piccola area prativa sulla destra, un grande cedro dell’Himalaya (diametro 105 cm); poco più avanti tre monumentali cedri dell’Atlante dominano la sottostante via Saragozza; dal più maestoso (diametro 159 cm) si dipartono a breve distanza dal suolo alcune grandi branche.
Superata la scalinata che porta alla villa, quasi a ridosso del confine del parco, si possono ammirare alcuni grandi esemplari di cedro dell’Hymalaia (il maggiore ha un diametro di 115 cm).
Il piazzale della villa è ombreggiato da un vecchio faggio, con un diametro di circa un metro, che è certamente la pianta a foglie caduche più bella del parco.
Nella parte più alta dell’area verde, il confine è segnato da alcuni cipressi e, a breve distanza, da una monumentale quercia (diametro 100 cm).
Particolarità:
Negli anni ’30 del secolo scorso nel parco fu realizzata la scuola all’aperto Armandi Avogli, poi ricostruita negli anni ’60 e tuttora in funzione.
Tipo:
casa di riposo e teatro
Particolarità:
Sempre nell’ambito dell’originario perimetro del parco, nei pressi dell’Arco del Meloncello, è situata la Casa di Riposo per Artisti Drammatici “Lyda Borelli”, voluta dall’impresario teatrale Adolfo Re Riccardi e inaugurata nel 1933. A cinquant’anni di distanza la casa di riposo è stata completata con l’apertura dell’attiguo Teatro delle Celebrazioni.
DM (L. n. 1497/1939)
Dlgs n.42/2004, art.136, lett c) e d)
Bologna (BO)