Artisti, artigiani, architetti, produttori
Saetti Bruno
pittore
Pittore e incisore di sensuali nudi femminili, maternità e paesaggi ma anche di figure simboliche come gli angeli, Saetti rifiuta i linguaggi delle avanguardie più estreme e si muove nell’ambito di un realismo espressionista sorretto da un severo rigore compositivo. Pur avvicinandosi sempre più verso l'astrazione non abbandonerà mai del tutto la figurazione. Nacque a Bologna nel 1902 e si diplomò all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1924. Nel 1927 organizzò la sua prima mostra personale. Fu ammesso nel 1928 alla Biennale di Venezia con l’opera “Il giudizio di Paride” e in seguito partecipò a 14 edizioni (dal 1928 al 1972). Nel 1929 a Bologna vinse il premio Baruzzi e con l’opera “Bagnanti” e partecipò alla Mostra internazionale di Barcellona. Nel 1930 si trasferì a Venezia dove divenne insegnante con la cattedra di figura prima al Liceo Artistico e poi presso L’Accademia di Belle Arti, dove fu direttore dal 1950 al 1956. Dal 1935, in seguito a una visita a Pompei, cominciò a praticare la tecnica dell’affresco. Fu anche pittore di arte sacra e partecipò a numerose rassegne a tema. Nel 1939 ottenne il primo premio per la pittura alla Quadriennale romana, in questa occasione il secondo premio andò a Giorgio Morandi. Nel 1941 ricevette l’incarico di affrescare l’aula magna della facoltà di filosofia a Padova. Nel 1958 si tenne una sua personale a Madrid di grande successo che fu portata in seguito a Siviglia e Granada. Si cimentò anche nel campo della grafica con disegni, incisioni, litografie, decorazione su vetro e mosaico. Nel 1961 eseguì un bassorilievo a tessere vitree per la Chiesa si San Giovanni Battista (nota come chiesa dell’autostrada, posta all’incrocio fra l’autostrada del Sole e la A11 Firenze-mare), edificio progettato da Giovanni Michelucci.
Nel 1968 e nel 1969 tenne importanti personali in varie città italiane ed estere. Saetti si trasferisce a Montepiano sull'Appennino tosco-emiliano e cresce continuamente il numero delle manifestazioni cui partecipa su invito, delle pubblicazioni che gli vengono dedicate e dei riconoscimenti nazionali e internazionali che gli vengono attribuiti. Nel 1974 la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna e L’Ente Bolognese Manifestazioni artistiche allestiscono una sua grande antologica nelle sale del Museo Civico con catalogo curato da Franco Solmi. Prese parte a grandi rassegne internazionali organizzate dalla Biennale di Venezia, tenne, infine, una mostra antologica a Venezia nel 1975. Le sue opere figurano nei principali musei italiani (tra cui il Museo del Novecento di Firenze ed il MAMbo di Bologna) ed esteri (Amsterdam, Madrid, Varsavia, Zagabria, Zurigo, Tokyo). Nel '79 concluse la sua carriera pubblica con un' antologica a Firenze, a Palazzo Strozzi. Morì a Bologna nel 1984 all’età di 82 anni. Riposa nella Certosa di Bologna, in una cripta da lui progettata, su cui si impone un suo classico 'sole' realizzato a mosaico. (Emanuela Austerlitz - Storia e Memoria di Bologna)
IL NOVECENTO 1993, p. 852