con mezzi meccanici e solventi per la rimozione delle malte.
Le formelle che presentavano sollevamenti dello smalto e fessurazioni, sono state consolidate con resina acrilica, Paraloid B72 applicata localmente a pennello.
Sono state eseguite delle analisi sulle efflorescenze delle formelle 4 e 5 che sono risultate costituite da solfati e cloruri. La misurazione dei sali disciolti delle acque di lavaggio ha evidenziato una bassa quantità di questi sali, tanto da non ritenere necessario procedere alla desalinizzazione per immersione ripetuta delle formelle, anche per non provocare eventuali sollevamenti dello smalto.
Le efflorescenze presenti sono state quindi rimosse con mezzi meccanici.
CONSOLIDAMENTO
Dopo aver eseguito un pre-assemblaggio con nastro di carta, per avere la giusta collocazione dei frammenti, si è proceduto all'incollaggio con resina acrilica-clorovinilica (Unimast Saratoga).
TRATTAMENTI FINALI
Oltre alle lacune importanti sono state integrate anche alcune sbrecciature, in particolare quelle poste nelle zone dove il colore-risulta essere più intenso e quindi la sbrecciatura più evidente. Le lacune sono state integrate con Polyfilla e per il ripristino pittorico sono stati utlizzati i colori acrilici Brera Maimeri., FASI OPERATIVE
-Copia delle scene decorate, eseguito direttamente sulle opere originali e realizzato dagli studenti del Corso di Restauro dell’I.S.A. “G. Ballardini”, di Faenza. La copia è stata eseguita ricalcando a matita su carta da spolvero, le scene rappresentate nelle opere originali, successivamente il disegno è stato puntellato con aculei d’istrice, per consentire alle operatrici di realizzare lo spolvero, ovvero il trasferimento del disegno, sulle formelle in terracotta smaltata.
FASI DI RIPRODUZIONE DEL RIVESTIMENTO E DEI COLORI:
Fasi affidate alle operatrici già diplomate all’Istituto “Ballardini”:
Mariapia Gambino e Alice Gori.
-Analisi visiva del rivestimento e dei colori delle formelle.
-scelta del materiale da utilizzare per la procedura di inizio lavoro.
-Realizzazione delle prime prove di rivestimento e colori.
-Cottura delle prove.
RISULTATI
I primi risultati ottenuti hanno dato inizio al vero e proprio lavoro di riproduzione, tali risultati sono stati considerati come punto di riferimento per la procedura del lavoro. Su questa base sono state realizzate numerosissime altre prove.
-Prove di riproduzione del rivestimento: Alcuni smalti impiegati nelle prove di riproduzione, sono stati usati senza subire modifiche o aggiunte, quindi come presenti in commercio; mentre altri smalti sono stati realizzati direttamente dalle operatrici con l’impiego di rivestimenti già pronti addizionati ad altre materie prime, in grado di modificare il punto di fusione e quindi la vetrosità, la brillantezza e il colore del rivestimento. Per la preparazione di ogni singolo smalto sono state stabilite le materie da impiegare e le quantità proporzionate per ogni singola materia. Le materie nello stato polveroso sono state mescolate e sciolte nella quantità adeguata di acqua. Successivamente lo smalto allo stato liquido è stato setacciato e lasciato riposare in apposito recipiente per 24 ore. Solo dopo è stato applicato sui supporti in terracotta e portato a cottura. Di ogni singolo smalto sono state realizzate diverse prove: prova dello spessore, prova della temperatura di cottura, prova dell’effetto cromatico con l’applicazione dei colori per decorazione sul rivestimento. La conclusione di questa fase operativa è stata determinata dal raggiungimento del risultato prefissato.
-Prove di ogni singolo colore: I colori utilizzati nelle opere originali, già elencati nella voce “Descrizione delle opere”, sono stati riprodotti attraverso l’utilizzo di colori ceramici già preparati e presenti in commercio e dei medesimi colori modificati con l’aggiunta di altre materie prime. Di ogni singolo colore sono state fatte diverse prove, necessarie a constatare densità e tono. Ogni colore è stato applicato alle singole prove di rivestimento precedentemente realizzate. Come per la realizzazione dello smalto, anche nel caso dei colori, la conclusione della fase operativa è stata determinata dal raggiungimento del risultato desiderato.
-Cotture di tutte le prove.
-Riproduzione di alcune figure rappresentate negli originali: questa fase ha richiesto l’utilizzo della carta da spolvero riportante il disegno. La carta puntellata è stata poggiata sulle piastrelle in terracotta smaltata consentendo di ricalcare perfettamente le sagome decorate sulle formelle originali. Queste prove di riproduzione decorativa sono state realizzate presso il laboratorio di decorazione dell’I.S.A., essendo però le formelle originali custodite presso i laboratori del MIC, la copia è avvenuta utilizzando delle foto ritraenti le opere originali.
-Cottura delle prove decorate.
OSSERVAZIONI
Contemporaneamente alle prove di riproduzione del rivestimento e dei colori, sono state realizzate delle copie in piccolo di alcune figure rappresentate nelle formelle. Questo ci ha consentito di rilevare la procedura di esecuzione adottata dagli artigiani che hanno realizzato le opere, essendo la riproduzione un’operazione meticolosa, che richiede oltre alla buona manualità, anche sveltezza di osservazione. Tutte le prove realizzate sono documentate e conservate (vedi: cd foto in allegato). Successivamente sono state realizzate due copie nelle misure reali delle opere originali, sui primi supporti in terracotta realizzati dalla Fornace San Lazzaro di Meldola, che dopo la seconda cottura si sono rotte. Queste ultime prove sono state fatte presso i laboratori del MIC a contatto diretto con le formelle originali e poi cotte presso l’I.S.A.. Le prove sono state realizzate solo per provare lo smalto e i colori definitivi, sapendo preventivamente dell’inattendibilità del supporto.
Tutte le prove sono state eseguite, realizzate e cotte presso i laboratori di restauro/decorazione dell’I.S.A “G.Ballardini” di Faenza.