Dati anagraficica. 35 a.C.-37 d.C.
Nome estesoMarbod
Luogo di nascitaGermania
Data di nascita35 ca. a.C.
Luogo di morteRavenna
Data di morte36/37 d.C.
QualificaRe
Note biografichePrincipe della famiglia reale dei Marcomanni, Marobuodo diventa re di questo popolo germanico attorno al 9 a.C.: già distintosi come capo militare, subito prende decisioni importanti col supporto del suo popolo, guidandolo allo spostamento dalla valle del Meno alla Boemia, dove affronta e sottomette i locali Boi, una popolazione celtica. Nel giro di pochi anni costruisce un regno sconfiggendo e sottomettendo tutti i confinanti, avvicinandosi al Danubio e quindi ai Romani. Nel 6 d.C. Tiberio e Senzio Saturnino conducono una campagna contro il regno dei Marcomanni, ma la devono interrompere prima dello scontro decisivo per la rivolta di Pannoni e Illiri, alla quale poté non essere estraneo lo stesso Marobuodo. Il re comunque firma un trattato con Tiberio, al quale rimane fedele ancora nel 9 d.C., quando il re Arminio lo invita ad unirsi a lui per condurre un’invasione della Gallia: il re dei Cherusci gli aveva inviato la testa mozzata del console Varo, il generale romano ucciso nella selva di Teutoburgo, ma per tutta risposta Marobuodo invece di restituirgli il trofeo lo invia a Roma da Augusto, il quale gli chiede quindi atti di guerra come alleato, ma anche a questi Marobuodo si rifiuta di aderire. Il re dei Marcomanni temeva Arminio, il cui carisma e potere potevano portare ad un rovesciamento di potere ed alla sua eliminazione: il regno di Marobuodo può quindi prosperare contro popolazioni orientali, mentre Arminio subirà diverse campagne romane in risposta alla disfatta di Teutoburgo. Ma il re cheruscio uscirà quasi indenne da questa rappresaglia e nel 18 d.C. attacca il regno dei Marcomanni, nell’indifferenza dei romani, che ricordavano la sua neutralità di quasi dieci anni prima: Marobuodo riesce però a conquistare l’alleanza di popolazioni e addirittura di parenti di Arminio, ma si arriva comunque alla battaglia campale. Ariminio prevale ma senza distruggere l’avversario, che può ritirarsi: Marobuodo ha però ormai perso il suo prestigio e viene deposto e minacciato di essere giustiziato. Nel 19 d.C. lascia i Marcomanni e con la famiglia e le ricchezze che poteva trasportare passa il Danubio e chiede asilo politico a Tiberio: in memoria dell’antico trattato e del rispetto verso i confini, l’imperatore gli consente di stabilirsi a Ravenna, dove vivrà come ricco re in pensione per circa diciotto anni, fino alla morte.
NomeAssorati G.