Artisti, artigiani, architetti, produttori
Barbieri Giovanni Francesco detto Guercino
pittore
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Si considera un autodidatta. Fra le prime commissioni ricevute a Cento si ricordano gli affreschi di Casa Provenzali (1614); la vicenda della decorazione di casa Pannini ha inizio nel 1615 e si protrae fino al 1617. Nella parte iniziale della sua attività è importante la Madonna col Bambino e i Santi ( Bruxelles, Museè d'Art Ancien) dipinta per la chiesa di Sant'Agostino a Cento nel 1616 , vanno ricordati come precedenti la serie dei Quattro Evangelisti (Dresda, Gemaldagalerie) 1615 circa, e la Madonna del Passero (Londra, collezione Mahon). Nel 1617 a Bologna affresca la facciata di Palazzo Tanari Ercole uccide l'Idra oggi andato perduto e nell'oratorio di San Rocco dipinge l'episodio con il Santo gettato in carcere , dipinge in oltre per il cardinale Alessandro Ludovisi Loth e le figlie (El Escorial) e Susanna e i Vecchioni (Madrid, Prado) e la resurrezione di Tabita (Firenze, Pitti 1618). Sempre in questi anni realizza per il Granduca di Toscana Apollo e Marsia e tra le opere di destinazione religiosa il San Bernardino da Siena e San Francesco d'Assisi in preghiera davanti alla Madonna di Loreto (Cento, Pinacoteca Civica). Per il cardinale legato Jacopo Serra esegue il Sansone catturato dai Filistei ( New York, Metropolitan Museum), Elia nutrito dai corvi (Londra, National Gallery, 1620) sono dipinti esemplari del periodo iniziale del Guercino. Nel 1621 viene chiamato a lavorare per il nuovo pontefice Gregorio XV: nell'arco di due anni lavora ad opere molto importanti: dall'affresco dell'Aurora nel Casino Ludovisi, alla tela per il soffitto con il San Grisogono in gloria (Londra, Lancaster House) del 1622 e soprattutto il grandissimo dipinto con la Sepoltura della Santa Petronilla (Roma, Musei Capitolini) per San Pietro terminato nella primavera del 1623. Tornato a Cento riprende a ritmo sempre più incalzante l'attività specie per l'Emilia: la Madonna col Bambino e San Lorenzo di Finale Emilia, l'Assunta del duomo reggiano (1625) e nel 1626 gli affreschi della cupola della Cattedrale di Piacenza; dello stesso anno la Crocifissione della Ghiara (Reggio Emilia). Sollecitato da Francesco I si reca nel 1632 a Modena per realizzare i ritratti di famiglia ( con gli Estensi i rapporti continuarono anche dopo nel Palazzo Ducale di Sassuolo).