Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Acquistato sul mercato antiquario milanese, entrò nella collezione Campori (La Galleria Campori ... 1929) come opera autografa di Francesco Trevisani (Capodistria, 1656 - Roma, 1746). Ragghianti (1939) lo considerava il modelletto preparatorio per la celebre pala eseguita dal pittore per la chiesa dei Santi Apostoli a Roma; metteva infine in relazione con queste opere un disegno conservato a Düsseldorf. Il dipinto romano si data al 1719, grazie a un’iscrizione dipinta sul terreno alla destra del piede del santo, che, sebbene oggi risulti illeggibile sulla tela, rimane documentata da un’incisione. La pala fu commissionata dal principe Ruspoli, sotto il cui patronato la chiesa fu rimodellata tra il 1715 e il 1719; in quell’occasione l’opera del Trevisani sostituì un dipinto di Giacinto Brandi (DI FEDERICO 1977, p. 59 n. 74). Sebbene lo stesso Di Federico consideri il dipinto Campori una versione in piccolo della pala romana, sembra più opportuno riconoscervi una copia di buona qualità.