Museo Civico di Modena
Largo Porta S.Agostino, 337
Modena (MO)
Roos Philip detto Rosa da Tivoli
1657/ 1706
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 158 (la) 125 (a)
secc. XVII/ XVIII (1676 - 1706)
n. 173
L’attribuzione a Rosa da Tivoli di questo dipinto e del suo pendant (cfr. nctn 00000160a), già in collezione Zauli Naldi a Faenza, non è mai stata posta in dubbio. Essi rappresentano bene le prerogative di questo artista, sviluppate dapprima in patria accanto al padre Johann Heinrich e poi perfezionate a Roma, dove si era recato nel 1677, nella bottega di Domenico Brandi. Rispetto alla produzione di quest’ultimo, esemplificabile attraverso i numerosi quadri della collezione Harrach di Vienna, Rosa da Tivoli predilige un taglio più ravvicinato e un più contrastato impianto luministico che, nel pronunciato effetto di controluce, risente del clima generato a Roma dalla presenza del genovese Grechetto. Nell’impossibilità di pervenire a specificazioni cronologiche sicure, vale il rimando, già indicato dalla Frisoni (1980), alle quattro grandi tele del Museo di Castelvecchio a Verona (MAGAGNATO in La pittura a Verona ... 1978, pp. 190-191 nn. 108-111).