Museo Civico di Modena
Largo Porta S.Agostino, 337
Modena (MO)
Cipper Francesco Giacomo detto Il Todeschini
1664/ 1736
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 118,5 (la) 92 (a)
sec. XVII (1684 - 1699)
n. 161
Venne acquistato da Matteo Campori nella raccolta Davoli di Reggio Emilia insieme ad un pendant, raffigurante un Cacciatore che mostra una lepre, che nel 1954 è stato restituito agli eredi della famiglia Campori. L’attribuzione a Cipper, con la quale il dipinto entrò nella raccolta, non è mai stata messa in discussione, potendosi anzi annoverare la tela tra le opere più intense e meglio caratterizzate di questo artista non sempre gradevole. Particolarmente rimarchevole vi appare il brano di natura morta, che, secondo una prassi che gli è consueta, il pittore utilizza variandolo di poco in un altro dipinto, ora in collezione privata, raffigurante una Fruttivendola (ARISI 1978, fig. 6). Le figure rimandano invece a quel repertorio di immagini tratte dalla vita degli umili che in Cipper diviene sovente pretesto per un descrittivismo caricaturale e talora sguaiato. Mancando di specifiche coordinate temporali, la seriazione delle opere superstiti del Todeschini appare di ardua definizione (per un consuntivo bibliografico e critico: TOGNOLI 1976; MORANDOTTI 1989, p. 288; PRONI 1994). Una data precoce all’interno della sua produzione sembra comunque assicurata dalla presenza di quelle attenzioni naturalistiche che il pittore via via abbandonerà in vista di esiti sempre più decorativi ed esteriori.