Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Venne acquistato a Modena e figura nei cataloghi della raccolta come opera di Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone (1573-1626): un’indicazione accolta ancora da Ragghianti (1939), secondo il quale il dipinto spetterebbe alla sua maniera tarda. In realtà, pur risultando evidente il rimando a modelli morazzoniani, la sua data di esecuzione appare più inoltrata. Francesco Frangi (com. orale) fa notare come la resa scheggiata dei panneggi e il modo di abbozzare i volti appaia già di segno magnaschesco. È noto il preciso interesse nei confronti della pittura lombarda precedente e in particolare del Morazzone da parte del Magnasco, una volta giunto a Milano (1680 circa) ed entrato nella bottega di Filippo Abbiati (FRANGI 1996, pp. 77-88); tuttavia, come indica lo stesso Frangi, la qualità del dipinto in oggetto non pare confrontabile con quella che contraddistingue l’opera del pittore genovese né con quella di altre personalità note.