fazzoletto da collo di Piero Maroncelli
tela
sec. XIX (1822 - 1830)
E' Silvio Pellico dalle pagine de Le mie prigioni, a descrivere la divisa di carcerato. Essa consisteva in un paio di pantaloni ruvidi, di colore grigio nella parte destra e marrone nella parte sinistra, più simile ad una veste da uomo, attillata in vita, che arrivava al ginocchio. Componevano la divisa anche un paio di calze di lana grossa e una camicia di stoppa piena di pungenti stecchi. Al collo tenevano una pezzuola di tela pari a quella della camicia. Gli stivaletti erano di cuoio non tinto, allacciati. Il cappello era bianco. Completavano la divisa le catene ai piedi, fermate con chiodi alle congiunture, piegati a colpo di martello.