Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Carlo alberto ritratto seduto, con un libro fra le mani. Appesa al muro la mappa di Oporto.

Carlo Alberto è qui ritratto durante il suo ritiro a Oporto, città in cui morì. Il re appare affaticato e precocemente invecchiato, psicologicamente gravato dal fallimento delle sue iniziative politiche e militari; e mentre medita sugli scritti di Gioberti guarda la riproduzione litografica del ritratto del figlio Vittorio Emanuele II in una sorta di "colloquio" (tradotto in modo anticonvenzionale, dalla tradizionale iconografia religiosa) in cui ripone le future speranze. Il quadro fu commissionato dal marchese Luigi Pizzardi, per il salone del Risorgimento del suo palazzo in via D'Azeglio, al Puccinelli che dal 1861 ricopriva la cattedra di pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Borgogelli, nel 199, assodava che "Puccinelli rinnova la ritrattistica bolognese, puntando su fatti psicologici e su novità stilistiche ben precise, determinate da un nuovo carattere sintetico che permette una pittura veloce e sommaria. La geometrizzazione delle forme e l'impianto compositivo che recupera schemi neoquattrocenteschi sono caratteristiche puriste che vennero a contrapporsi alla linea classicista neoseicentesca promossa da Clemete Alberi e Cesare Masini". (tratto da Collina, 1993).