cartone/ inchiostro tipografico
66x76 con cornice
La figura centrale presenta un copricapo chiarissimo biancorosato con pochi tratteggi obliqui che incornicia un volto giallo, arancio, ocra scuro, che richiama il giallo della veste dalla cui manica morbida dal polso a festoni esce una grande mano grigia, torta, dalle dita nodose e unghie rosee. Il viso di tre quarti, parzialmente coperto dalla terza figura, si atteggia a una singolare espressione a denti superiori scoperti, che non si apre al sorriso, ma piuttosto si fissa in un digrignare, quasi un ghigno, che definirei di tranquilla malignità. Occhi grandi e neri sormontati da folte sopracciglia di carbone, rosse labbra pronunciate sottolineate dai contorni scuri e da una circostante zona scura del volto in ombra. A destra la terza figura dal copricapo rosso e la veste azzurra a tocchi blu. Il volto di profilo è atteggiato in un’espressione attenta, forse in ascolto delle parole del suo interlocutore. Ricompaiono linee nette di contorno e interne al volto, l’occhio visibile attento e fisso. L’avambraccio e la mano piegata che escono dal blu della manica hanno linee ondulate che ne determinano le forme tozze, sgraziate.
Il gruppo delle tre figure presenta una sua compattezza compositiva e strutturale, si connota di una forte carica espressiva, ma soprattutto propone il suo mistero e il suo enigma: chi sono i tre? Che cosa vedono, guardano e si dicono? Dove sono? E in quale tempo? Nell’oggi o appena ieri o...nel Rinascimento?
Questo testo è parte della scheda di Santa Cortesi per il catalogo della Collezione Bianchedi-Bettoli/Vallunga pubblicato da Bononia University Press nella collana Cataloghi dell’Istituto per i Beni Artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.