carta/ inchiostro di china
58x72,5 con cornice
sec. XX (1952 - 1952)
Questa carta, presumibilmente preparatoria alla serie dei Paesaggi dell’Adda, mette in scena un gesto che, da ragionato, si è fatto avvolgente e fluido nella determinazione del corpo della visione. La pennellata si raccoglie in un abbraccio liquido, ma allo stesso tempo determinato.
La grafia convulsa si è ormai allontanata dal rigore picassiano, è diventata morbida e convulsa, quasi automatica: un vortice di segni casuale solo in apparenza, ma in realtà ragionato, reso denso dalla trascrizione delle energie telluriche, del fremito delle terre rese grevi e pulsanti di umori. Si intravedono quindi prepotentemente le caratteristiche di tutta la pittura successiva di Morlotti, insieme alla memoria, maturata e sedimentata, dell’informale storico conosciuto nei soggiorni francesi.
Questo testo è parte della scheda di Sabina Ghinassi per il catalogo della Collezione Bianchedi-Bettoli/Vallunga pubblicato da Bononia University Press nella collana Cataloghi dell’Istituto per i Beni Artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna..