stadera contapezzi

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: composta con leva ausiliaria
Categoria: meccanica
Avery W. & T.  1817/ 1965  costruttore
ghisa verniciata color nero/ lavorazione a macchina, ferro verniciato nero/ lavorazione a macchina, ferro/ lavorazione a macchina, ottone/ lavorazione a macchina, rame/ lavorazione a macchina
cm 86 (a) 110 (la) 49 (p) l. giogo 97, dimensioni piatto 49 x 38 x 9, diametro piattello 12,7
sec. XX
n. 728
Stadera contapezzi con portata di 20 libbre composta da due aste raccordate fra loro. L'asta principale, che funge da giogo, è di forma piatta e poggia su una staffa in ottone con cuscinetto in agata avvitata ad una colonna di sostegno; il braccio minore è in ferro con contrappeso di forma parallelepipeda in ferro, il braccio maggiore è in ottone e termina con un indice a forma di lancia che si muove all'interno di una forcella saldata alla colonna. In prossimità dell'estremità del braccio maggiore c'è una staffa in ottone che sorregge il piattello minore di forma circolare concava in rame mediante tre catene con anelli a quattro facce in ottone. Il giogo è raccordato ad un'asta secondaria in ferro verniciato nero, con coltello riparato da una staffa in ottone che è sospesa alla trave di sostegno mediante un bullone in ferro, con testa in ottone zigrinata, che attraversa una forcella di sostegno in ferro avvitata alla trave stessa. Poco lontano dal coltello ve ne è un secondo, poggiante sempre su un cuscinetto in agata posto in una staffa, che, con un lungo gancio a C, gancio ad uncino arrotondato e maniglione in ferro, sospende il piatto di dimensioni maggiori. Questo piatto è a bocca di lupo, in rame e verniciato esternamente in grigio. Ad un'estremità dell'asta è fissata una grande massa di correzione in ghisa verniciata color nero. La stadera è sostenuta da un telaio in ghisa verniciata nero con filettature color oro: alla base, dotata di quattro piedini a vite calante e doppia bolla di livello in ottone per verificare l'orizzontalità nelle quattro direzioni, sono avvitate (con quattro bulloni ciascuna) due colonne con sezione a croce, rastremate verso l'alto, che sorreggono una trave orizzontale decorata al centro da un medaglione circolare.

Nelle ferramenta le contapezzi compaiono nella metà del XX secolo per velocizzare le operazioni di conto di pezzi di piccole dimensione realizzati in serie che venivano venduti a numero anzichè a peso come viti, bulloni, borchiette. Prima di tale data non esistevano strumenti che facilitassero questa pratica. La staffa in ottone con cuscinetto (agate box) viene brevettata da Patrick Sharkey di Liverpool nel 1853-1857. W. e T. Avery acquistarono nel 1817 l'azienda di Thomas Beach e Joseph Balden con sede a Birmingham, già affermata nel settore delle bilance. Nel 1843, alla morte di William, i suoi figli, che si chiamavano anch'essi William e Thomas, presero il controllo dell'azienda. Nel 1870 fu aperta a West Bromwich la Atlas Foundry. Nel 1894 la W. T. Avery divenne una società per azioni.


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