Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni
Dopo l'estinguersi del ramo dei Fava-Ghisilieri e dopo il passaggio alla famiglia Medica, l'edificio diventa sede dell'Istituto dei Beni Culturali e Naturali dell'Emilia Romagna, per poi venire acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
via Manzoni, 2
Bologna (BO)
Con una superficie di oltre 2600 metri quadrati, Palazzo Fava è struttura regolare di esposizioni: nei suoi spazi sono allestite mostre di opere appartenenti alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e mostre di opere provenienti da altre importanti collezioni pubbliche e private.
Numerose nel 2011 le mostre legate al mondo del contemporaneo e alla Raccolta della Fondazione: si ricordino per esempio le fotografiche "Bologna ieri e oggi: come cambia una città", "Quando la Cina era lontana: 1904-1947", "Tiziano Terzani. Click! 30 anni d'Asia. La mostra", e le collettive "'BonOmnia 2006' rivisitata in occasione dei 1000 della Biennale di Venezia", "I 1000 di 13x17, quelli che vollero salvare la Biennale di Venezia nel 2005" (esposizione delle 1000 formelle confluite nella collezione della Fondazione in seguito alla mostra itinerante tenutasi nel 2005 in risposta al Padiglione Italia della 51^ Biennale di Venezia che quell'anno non ospitò alcun artista italiano) e "I 1000 di Garibaldi, quelli che vollero inventare l'Italia", inserite nel progetto "1000+1000+1000" curato da Philippe Daverio e connesso alla 54^ esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia.
Many exhibitions related to contemporary art and Fondazione Carisbo’s collections were held in 2011: these included, among others, the photographic exhibitions "Bologna ieri e oggi: come cambia una città", "Quando la Cina era lontana: 1904-1947", "Tiziano Terzani. Click! 30 anni d'Asia. La mostra"; and the collective exhibitions "'BonOmnia 2006' rivisitata in occasione dei 1000 della Biennale di Venezia", "I 1000 di 13x17, quelli che vollero salvare la Biennale di Venezia nel 2005" (an exhibition of the 1000 tiles that were acquired by Fondazione Carisbo’s collection after the itinerant exhibition held in 2005 as a response to the Italy Pavillion of the 51th Venice Biennale, which did not host a single Italian artist that year) and "I 1000 di Garibaldi, quelli che vollero inventare l'Italia", which have been inserted into the "1000+1000+1000" project curated by Philippe Daverio and linked to the 54th Venice Biennale.