Torrione Porta Borghetto, recupero e completamento
piazzale Porta Borghetto 11
Piacenza (PC)
Dezzi Bardeschi Marco progetto
1934/ 2018



Notizie storiche: restauro e riqualificazione
Nel periodo 1999-2001 il Torrione Borghetto è stato oggetto di un intervento di restauro conservativo e di recupero funzionale, curati nella prima fase di studio dall’architetto piacentino Anna Barbara Lalatta e successivamente dall’architetto toscano Marco Dezzi Bardeschi.
Il primo tema, quello conservativo, è consistito nel risanamento e nella “pulitura” delle mura del bastione, dei percorsi (interni e d’accesso) e degli edifici esistenti che, in un primo momento, dovevano esser demoliti dal P.R.G., cioè un capannone dell’antiaerea risalente all’ultima guerra, un piccolo fabbricato all’ingresso e alcune baracche artigianali.Il secondo tema, quello del recupero degli spazi esistenti che aveva lo scopo di poter offrire alla città un luogo d’incontro per attività artistiche e culturali, viene risolto assegnando nuove funzioni ad alcuni manufatti presenti nell’area, demolendo quelli fatiscenti e progettandone altri, secondo la teoria “dezziana” per la quale l’intervento di conservazione ha successo nel tempo se è associato ad una nuova architettura.
La Soprintendenza decide quindi di recuperare e risanare il lungo capannone dell’antiaerea (un’unica navata composta da sette campate) destinandolo a sala teatrale polivalente da 180 posti, con una caffetteria panoramica con ingresso autonomo.
Sono anche conservate le precarie baracche artigianali che vengono rivestite di un nuovo paramento di mattoni a vista e dotate di una copertura in lamiera azzurra che allude alle due ali mobili di un aereo nell’azzurro del cielo (richiamo alla “contraerea” del periodo bellico). I nuovi spazi vengono destinati ad accogliere l’attività dei giovani creativi e degli artisti.
Addossato al perimetro del bastione, tra la sala polifunzionale e uno dei due fabbricati del piccolo artigianato, è inserito un nuovo elemento architettonico di forma poligonale di collegamento funzionale e formale.
Nuovo è anche il terrazzino che si affaccia sul vallo. Il nuovo, proprio per essere tale, non ha precedenti, e per questo può sorprendere o sembrare “bizzarro”, ma si propone di proiettare la storia verso il futuro, richiamando la dovuta attenzione con un pizzico di auspicabile “meraviglia”.
Completano l’intervento l’utilizzo del cortile emiciclico del Torrione per rappresentazioni all’aperto, un portico per spazi espositivi e uno scenario in laterizio a vista.

fonte: FAI Fondo Ambiente Italiano - Licei Colombini di Piacenza