




Via Diena 120
Modena (MO)
La nuova parrocchia di San Giovanni Evangelista è sorta l’8 settembre 1964 con decreto di costituzione, il quale ci dice che la Parrocchia di San Giovanni Evangelista nasce da territori stralciati dalle Parrocchie di San Giuseppe (Tempio), di Santa Caterina o del S.S.Crocifisso e del Sacro Cuore (Sacca).
Nel periodo che va dal 1964 al 1980 la chiesa di san Giovanni Evangelista, intitolata all’apostolo prediletto, era ubicata in viale Gramsci, nei locali sottostanti uno dei tanti palazzoni che in quel periodo nascevano nel viale medesimo.
La chiesa parrocchiale costruita nel 1980, ai margini del “parco XXII aprile”, una delle zone verdi previste dal piano regolatore, la ex zona Pentetorri, sotto la “spinta” di don Giuseppe Barbolini, primo parroco dal 1964 al 1990, rappresenta il trionfo del cemento armato: questo, infatti domina sia all’interno che all’esterno.
La chiesa fu progettata dall’arch. Filippo Fantoni, che utilizzò il progetto (a quei tempi “spinto”) quale tesi di laurea, che in seguito ha poi curato anche la progettazione e la costruzione delle opere parrocchiali.
La pianta dell’edificio è un trapezio: la base maggiore, ad andamento curvilineo, è preceduta da un interessante pronao-ambulacro che facilita la preparazione interiore a chi entra in chiesa, e che si raccorda alla rampa d’accesso con cui si porta al piano della costruzione, notevolmente più alto del piano stradale.
La base minore del trapezio si articola in tre absidi semicircolari disuguali fra loro:
la prima a destra è piccola e buia; la seconda e la terza sono illuminate dall’alto da enormi finestrature: la prima abside accoglie il fonte battesimale, la seconda il tabernacolo e la terza la sede dove è collocato il seggio del presidente dell’assemblea liturgica, cui corrisponde, verso il popolo, l’altare del santo sacrificio e a sinistra di questo vi è l’ambone per la proclamazione della Parola.
Non si tratta di absidi del tipo tradizionale, ma di semicilindri geometricamente perfetti tanto in basso quanto in alto.
A fianco della chiesa, si trovano di seguito la canonica e le opere parrocchiali, costruite nel 1994, all’interno delle quali trovano posto aule per attività ricreative e di catechismo ed un ampio salone che è stato dedicato il 20.06.99 alla memoria di don Giuseppe Barbolini.
Dal 1997 al 2019 sono stati ultimati i lavori di rifinitura della chiesa parrocchiale, tra i quali il progetto del presbiterio che è stato affidato all’opera dell’arch. Caterina Boldrini, consentendo alla nostra comunità di poter dedicare il 21.12.2002 la propria chiesa.
Nel 2004, grazie alla donazione di un parrocchiano, si sono realizzate le finestre istoriate della chiesa: l’opera è firmata dal prof. Romano Pelloni e la realizzazione è della ditta POLI di Verona.