Nuova sistemazione della Pinacoteca Nazionale
via delle Belle Arti 56
Bologna (BO)
Pancaldi Leone progetto
1915/ 1995



Notizie storiche: progetto e costruzione
A partire dal 1953 il soprintendente Cesare Gnudi avvia un complessivo programma di sistemazione della sede della Pinacoteca Nazionale di Bologna, all’interno dell’ex Convento di Sant’Ignazio. Il progetto di ristrutturazione e di riallestimento viene affidato a Leone Pancaldi, che lo proseguirà fino al 1973, a parziale compimento dell’originario obiettivo. Prende così avvio un durevole sodalizio tra Gnudi e l’architetto, destinato ad incidere concretamente e in profondità nella stagione culturale cittadina per oltre un ventennio. Sia per la dimensione cospicua dell’intervento, sia per mantenere l’apertura almeno parziale dell’esposizione, i lavori vengono suddivisi in più lotti; una prima fase riguarda le sezioni del Trecento e del Quattrocento (1955-60), seguita da quella dedicata alla Sala del Rinascimento (1960-64). L’intervento conclusivo realizzato da Pancaldi interessa le sezioni del Barocco, con la grande sala ottagonale attrezzata per la didattica (1967-73). La coeva e comune attività organizzativa e progettuale dedicata alle Biennali di Arte Antica, consente a Gnudi e a Pancaldi di sviluppare e sperimentare vari aspetti tecnici e metodologici nell’ambito espositivo, mantenendo un dialogo aperto su vari temi sospesi tra permanenza e temporaneità.
L'esperienza della Pinacoteca darà a Pancaldi grande notorietà: nel 1968 sarà chiamato dal Museum of Modern Art di New York, assieme all'arch. Carlo Scarpa (1906-1978), a rappresentare l'Italia nella mostra The architecture of museums.