stadera

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a doppia portata
Categoria: meccanica

cm 43 (a) 103 (l)
sec. XIX
n. 468D
Asta in ferro con doppia scala di misurazione in libbre e chilogrammi. La portata minore è tarata da 20 a 63 kg con divisione di 500 g, quella maggiore da 50 a 144 kg con divisione di 1 kg. Il braccio minore di forma piatta ha riportati i coltelli in ferro. Il braccio maggiore a sezione quadrata rastremata verso l'estremità termina con un pomello in ferro a forma di tronco di piramide. Il romano in ferro di forma cubica con anello ha il corrente in ferro con corpo a forma di doppio tronco di piramide con scanalature terminante con un gancio piatto ad uncino arrotondato. La stadera è sospesa mediante staffa, gancio ad occhiello e gancio piatto con estremità a collo di cigno in ferro lavorato a mano. La merce è sospesa mediante gancio ad uncino lavorato a mano, gancio ad occhiello e staffa in ferro.

L'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati internazionali anche nei secoli successivi all'età romana e rimase, soprattutto in Italia, fino all'avvento delle bilance automatiche, uno degli strumenti per pesare maggiormente diffuso sul territorio.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.