bilancia per uso domestico

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a pendolo
Categoria: meccanica
Lindells  1902/ 1972  costruttore

cm 18 (a) 30 (la) 23 (p) piatto per la merce 3,5 x 20 x 23, piattello sospeso 9 x 9 x 11
sec. XX
1949
n. 372
Bilancia a pendolo per uso domestico con indice a forma di ago che si muove in solido col giogo. Scala graduata di forma semicircolare tarata da 0 a 10 kg con divisione di 100 g; c'è anche una taratura da 0 a 200 g con divisione di 5 g usata quando si utilizza il piattello posto all'estremità del giogo. Sul piattello sono indicate delle tacche da 1/4 di decilitro a 1 decilitro e 1/4 con divisione di 1/4 di decilitro per la pesatura di liquidi. Ad un'estremità del giogo dovrebbe esserci un contrappeso, all'altra estremità braccio smaltato in azzurro terminante con foro entro cui si appende, mediante gancio ad uncino un piattello in acciaio di forma quadrangolare concava con bordi arrotondati. Piatto per la merce in acciaio di forma quadrangolare concava con bordi arrotondati sostenuto da sottopiatto a croce in ferro smaltato in azzurro. Il giogo è racchiuso entro una scatola non ispezionabile di forma parallelepipeda con parte superiore semicircolare di lamiera di ferro stampata e smaltata color avorio; vite in ferro per la regolazione della taratura dello strumento. In basso a destra levetta che blocca la corsa dell'indice in modo da potere pesare anche la tara.

La bilancia a pendolo è nata dall'esigenza di stimare il peso di lettere e piccoli pacchi postali. Le prime bilance a pendolo vengono brevettate nella seconda metà del XIX secolo e si diffondono progressivamente, fino a diventare molto comuni agli inzi del '900. In questo periodo ne esistono di diversi modelli realizzati con materiali simili.
I tre brevetti riportati sulla bilancia datano al 1944, 1945 e 1949: la bilancia è quindi posteriore al 1949.

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