bilancia da banco

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a sospensione inferiore
Categoria: meccanica
Roberval Gilles Personne de  1602/ 1675  inventore

cm 18 (a) 45 (la) 16 (p) piatto per la merce 4.5 x 16, piatto per i pesi 2 x 15.5
sec. XX
n. 273
Bilancia da banco tipo Roberval con meccanismo a leve scoperte in ferro smaltato in bianco. Fronte e retro della base realizzati in ghisa traforata smaltata in bianco con quattro piedini a forma di zoccolo. Indice in ferro verticale a forma di ago con punta smaltata in rosso. Piatti rimuovibili in ottone di forma circolare con bordi rialzati e ribattuti sostenuti da sottopiatti a croce in ferro smaltato in bianco. Il piatto per la merce ha il bordo maggiormente rialzato rispetto a quello per i pesi.

Il principio di Roberval consiste in un parallelogrammo articolato, mobile intorno a due punti fissi; poichè non fu considerato uno strumento composto da due leve ma una macchina semplice non si spiegava come i pesi in equilibrio non seguissero il principio della leva. La spiegazione del paradosso fu data dapprima nel 1772 dal D'Alembert nella Encyclopédie come parallelogrammo articolato teorico, poi nel 1804 da Luigi Poinsot con la teoria sul concetto di coppia. Prima che Whestphall e Cramer sostituissero due leve separate al telaio inferiore, nella sua forma primitiva era uno strumento imperfetto tanto che in molti paesi, tra cui Italia e Germania, non fu ammesso in uso per il commercio. Questo principio si applicò alle bilance solo all'inizio del sec. XIX ma ebbe un'enorme diffusione per lo più a partire dal 1840 per bilance da banco e pesalettere.

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