bilancia semi automatica per controlli fabbrica

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: Roberval con bielle indipendenti e asta ausiliaria
Categoria: meccanica
Toledo Scale Company  1901/ 1989  inventore
Toledo Italiana S.p.A.   notizie seconda metà sec. XX  costruttore

cm 41 (a) 46 (la) 25 (p) l. asta 34, piatto per la merce 25 x 25
sec. XX
1960 - 1960
n. 548
Bilancia semi automatica con leve di tipo Roberval con bielle indipendenti sottoposte al giogo principale. Al posto del giogo pendolare c'è una laminetta in acciaio, vincolata da un estremo all'incastellatura della bilancia e dall'altro ad un'appendice solidale col giogo a telaio. Sulla laminetta è fissato un indice a lancetta con punta dipinta di rosso visibile da entrambi i lati dello strumento. Il quadrante, in plastica (?) bianca, posto in cima ad una colonnina realizzata da due semiconchiglie in alluminio, ha lo 0 al centro e da una parte le divisioni in positivo segnate in nero da 0 a 15 g con divisione 1 g; dall'altra parte le divisioni negative segnate in colore rosso; in entrambi i casi sono numerate le divisioni ogni 5 g. Un'asta ausiliaria di stadera in ferro esterna all'involucro, tarata da 0 a 100 g con divisione 1 g e romano in ferro di forma parallelepipeda, consente di equilibrare eventuali tare; ad un'estremità dell'asta una vite di regolazione comanda una piccola massa traslabile, per l'azzeramento dello strumento. Il cofano, in alluminio verniciato bianco funge anche da organo portante del sistema di leve che vi sono fissate internamente. Entrambi i piatti sono inamovibili e sono realizzati in alluminio; quello per la merce è di forma quadrata con un bordo rialzato, quello per i pesi è di forma rettangolare.

La bilancia automatica, nella teoria, era stata ideata da Leonardo che però non costruì strumenti simili. Le uniche bilance automatiche in uso fino alla fine del XIX secolo furono le bilance a pendolo e quelle a molla, che davano una lettura automatica del peso. La bilancia automatica Dujour, costruita dalla ditta francese Trayvou nel 1879, venne ammessa in Italia nel 1892 ma rimase pressochè sconosciuta: maggior fortuna ebbe invece la bilancia Chronos a carico costante ammessa nel 1897. Nel 1911 venne ammessa al commercio una bilancia ottenuta dalla combinazione fra una bilancia composta a sospensione inferiore e due dinamometri disposti verticalmente. Solo nel 1915 viene introdotta la bilancia Toledo a masse pendolari che eliminano l'uso delle molle. La prima bilancia Berkel ad essere ammessa alla verificazione in Italia ha il giogo pendolare compensato e risale al 1923. Le bilance automatiche hanno dapprima due piatti con pesi per aumento di portata poi un unico piatto e masse addizionali interne; il quadrante da forma di settore circolare (ventaglio) diventa circolare; da 1 giro di lancetta si passa a più giri di lancetta. Il primo numero di brevetto americano che compare sulla targhetta risale all'anno 1952; per l'Italia il modello venne ammesso alla verificazione prima con il D.M. 186032 del 7 marzo 1960.

data di invenzione: 1952
brevetto: 2.584.949

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