Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza
Viale Baccarini, 19
Faenza (RA)
produzione della Siria (o Egitto)
vaso

faenza silicea dipinta/ invetriata,
legno
cm 39.2 (a) 23.2 (d)
altezza con piedistallo 39.2 cm; diametro, bocca, 11.5 cm; lato, base, 15.5x15.5 cm; altezza, base, 7.4 cm
sec. XIV (1390 - 1399)
n. 21884
Vaso con corpo ovoidale, colletto concavo, orlo estroflesso, dipinto in blu e nero sotto vetrina incolore tendente al verdino. Sul ventre, fasce verticali delimitate con doppie linee blu: quattro sono più larghe, con grandi motivi geometrici e fogliati delineati in blu e nero; queste ultime sono intervallate da quattro coppie di fasce più strette, alternanti motivi vegetali e fregi pseudo-epigrafici in carattere corsivo (naskh) dipinti in nero. sul colletto, larga fascia con simile motivo pseudo-epigrafico in nero intervallato da quattro cerchi blu, coronata da una fascia più stretta con motivo a zig zag.
Il vaso poggia su un piedistallo di legno.

Epoca mamelucca.
La forma di questo vaso deriva dalla produzione cosiddetta "di Raqqa", fiorita durante il periodo ayyubide (prima metà del XIII secolo); tuttavia, il fitto decoro bicromo è tipico del periodo mamelucco, e più precisamente dell'epoca "d'oro" della seconda metà del XIV secolo. Il vaso è solitamente attribuito a una manifattura siriana (forse Damasco), ma l'ipotesi che possa essere stato prodotto in Egitto (il Cairo) non è da escludere.
Recipienti di questo genere erano impiegati per il trasporto di spezie, unguenti, profumi, sciroppi e preparati farmaceutici, talvolta commerciati con l'Europa cristiana.