Artisti, artigiani, architetti, produttori
Sottsass Ettore
architetto/ designer
Link esterni
Figlio di Ettore Sottsass senior, si laurea al Politecnico di Torino nel 1939, Arruolatosi durante la Seconda Guerra Mondiale, viene imprigionato oltreconfine per circa sei anni. Al ritorno in Italia apre uno studio a Milano nel 1947, occupandosi principalmente di edifici residenziali e scolastici.
Ha partecipato come collaboratore a diverse Triennali fra il 1947 e il 1960. Ricordiamo a questo proposito gli allestimenti più noti: la sezione dei vetri italiani alla XI Triennale del 1957 e il salone di ingresso all'edizione del 1960. Conosciuto internazionalmente come uno dei fautori del rinnovo del design e dell'architettura, il suo lavoro si è concentrato nel trovare modi più sensoriali per definire la forma e gli spazi della vita domestica mediante l'uso del colore e di materiali inconsueti.
Grazie all’incontro con l’imprenditore Sergio Camilli, diviene nel 1957 Art director di Poltronova, per la quale progetta i “Superbox”, armadi a righe, ispirati a segnali stradali o distributori di benzina.
Nel 1958 inizia la sua lunga collaborazione, in qualità di consulente per il design, con Olivetti, che lo porta a ricevere due Compassi d’Oro. Per l’azienda di Ivrea disegna il primo calcolatore elettronico italiano, “Elea 9003” ed una serie di macchine da scrivere quali Tekne (1960), Studio (1965), le portatili Lettera 36 e Valentine (1969); le calcolatrici Logos 2 (1964), MC 23 e MC 19 (1966); i componenti per ufficio Sistema 45 (1969) e Icarus (1982). Gli viene conferito il terzo Compasso d’Oro per l’elaboratore elettronico G170, disegnato per Honeywell e il quarto per il servizio di posate Nuovo Milano, disegnato per Alessi.
Ha partecipato alla mostra Italy: The New Modern Landscape (v. ) tenutasi al MoMA di New York nel 1972.
Nei primi anni di attività, Sottsass matura una visione del design come strumento di critica sociale; da qui la sua adesione ai principi del Radical design, concretizzatasi nell’unione al gruppo “Alchymia” (1979) e successivamente al collettivo italiano di design e architettura “Memphis” (1981-1988) del quale fanno parte figure di calibro internazionale quali Hans Hollein, Arata Isozaki, Andrea Branzi e Michele de Lucchi con la finalità di demitizzare i linguaggi canonici del design. Nel 1980 ha fondato con Aldo Cibic, Matteo Thun, Marco Zanini e Marco Marabelli la Sottsass Associati, società di progettazione e consulenza di design con un'intensa attività di architettura di interni per note catene di negozi sparsi in tutto il mondo.
Nel corso degli anni, ottiene una serie di riconoscimenti e onorificenze, tra le quali: Laurea Honoris Causa (1976) e Honorary Doctor (1996) dal Royal College of Art di Londra; Laurea Honoris Causa presso la Rhode Island School of Design negli Stati Uniti (1993); il premio Red Dot Design Award per il servizio di posate "Cinque Stelle" e la padella antiaderente "Bon Appetit".
Molto amato all’estero, è stato selezionato per rappresentare il nuovo design italiano nella celebre mostra del MoMA intitolata “Italy. The new domestic landscape” (1972).
All’attività sul campo, il progettista affianca quella critica attraverso la rivista da lui ideata nel 1988, Terrazzo, dedicata al design e architettura, edita fino al 1996.
Ricordiamo inoltre la progettazione per il comune di Torino di alcuni elementi di arredo urbano e di un chiosco polifunzionale e la partecipazione ai concorsi per la sistemazione delle aree di Piazzale Loreto a Milano (1985) e della zona del Lingotto a Torino (1983). Tra i riconoscimenti spicca anche il Compassi d'Oro, alla carriera nel 1995.
Nel 1976 venne invitato a partecipare, con una personale, all'inaugurazione del museo di design Cooper-Hewitt di New York. Sempre nello stesso anno l'Internationales design Zentrum di Berlino organizzò una mostra alla sua opera degli ultimi vent'anni, mostra che diventò itinerante passando dalla Biennale di Venezia, al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, al Centro de Diseno Industrial di Barcellona, all'Israel Museum di Gerusalemme e al Visual Arts Board di Sydney.
Profondamente deluso dalla produzione di massa italiana, che accusa fomentare la società del consumismo, a partire dagli anni ‘90 Sottsass riduce le collaborazioni come designer a pochi interventi per gallerie d’arte, dedicandosi invece con maggiore assiduità all’opera di architettura. Tra i progetti, si ricordano la casa Wolf a Ridgway, in Colorado (1986-89), il condominio di viale Roma a Marina di Massa (1985), la Galleria del Museo dell’Arredo Contemporaneo a Russi, Ravenna (1992-93), la villa Mourmans a Lanaken, in Belgio (1995-2001), un villaggio a Singapore (2000): tutte opere incentrate sull’uomo, in cui si registra il tentativo di stabilire un contatto tra la natura e artificio, da un lato, e tra nuova costruzione e genius loci, dall’altro.
Nel 2002 ha pubblicato Scritti 1946-2001, una raccolta di appunti e articoli curata dalla sua compagna, Barbara Radice. Una retrospettiva dell'opera completa è stata ospitata nel 1994 a Parigi dal Centre Georges Pompidou. Seguirono le mostre al Mart di Rovereto (2005), al Design Museum di Londra (2006) e l'ultima prima della morte a Trieste (2007). Ha progettato, tra gli altri, per Abet Laminati, Alessi, Cassina, Artemide, Poltronova, Venini.
Premi e riconoscimenti:
Premio Compasso d'oro 1959 per il calcolatore elettronico Elea per Olivetti
Premio Compasso d'oro 1970 per l'elaboratore elettronico G 170 per Honeywell con D.L. Higgins e J. L. Monk
Premio Compasso d'oro 1970 per l'addizionatrice elettrica MC 19 con Hans Von Klier per Olivetti
Laurea honoris causa al Royal College of Art di Londra nel 1976
Premio Compasso d'oro 1989 per il servizio di posate Nuovo Milano per Alessi
Officier nell'Ordine delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese nel 1992
Laurea honoris causa presso la Rhode Island School of Design negli Stati Uniti nel 1993
Premio IF Arwad Design Köpfe da l'Industrie Forum Design di Hannover nel 1994
Honorary Doctor del Royal College of Art di Londra nel 1996
Design Award del Brooklyn Museum di New York nel 1996
Oribe Award della città giapponese di Gifu nel 1997
Onorificenza della Glasgow School of Art nel 1999
Onorificenza del London Institute of Art
Onorificenza per il design industriale del Politecnico di Milano
Nomina a Grande Ufficiale per l’Ordine al Merito della Repubblica conferita dal Presidente della Repubblica Italiana nel 2001.
Premio Red Dot Design Award 2007 per il servizio di posate "Cinque Stelle" e la padella antiaderente "Bon Appetit" per Serafino Zani.
Patrizia Ranzo (a cura di), Ettore Sottsass, Pero, 24 ore cultura, 2011.
Giorgio Maffei, Bruno Tonini, Andrea Branzi (a cura di), I libri di Ettore Sottsass, Mantova, Corraini, 2011.
Ettore Sottsass, vorrei sapere perché/I wonder why, Milano, Electa, 2007.
Bruno Bischofberger (edited by),Ettore Sottsass Ceramics, San Francisco, Chronicle books, 1996.
Catalogo del 28° Concorso internazionale della ceramica d'arte contemporanea, Faenza, 26 luglio-4 ottobre 1970, Faenza, F.lli Lega, 1970, p. 146.
domusweb.it, Ettore Sottsass jr., https://www.domusweb.it/it/progettisti/ettore-sottsass-jr.html consultato il 19/04/2020
E. Sottsass, B. Radice (a cura di), Ettore Sottsass, Electa, Milano 1993
E. Sottsass, A. Martorana, Storie e progetti di un designer italiano: quattro lezioni di Ettore Sottsass jr., Alinea, Firenze 1983
Sottsass Associati, Sottsass associati, L’Archivolto, Milano 1989