tela/ pittura a olio
sec. XIX (1833 - 1833)
Peroni nacque a Cesena nel 1810 e studiò all'Accademia di S. Luca, a Roma, grazie ad un sussidio della municipalità. Ebbe come maestro Tommaso Minardi che lo elogiò in alcune lettere inviate alle autorità della città. Non fu altrettanto favorevole nei suoi confronti Gioacchino Sassi, autore locale, che svalutò i risultati da lui raggiunti in campo artistico. Del pittore restano pochi lavori giovanili, studi e copie realizzate durante il soggiorno romano in cui Orlando Piraccini vi nota "indubbie capacità e perizia". Come copista il pittore si dimostra molto abile, ma l'opera meglio riuscita è senz'altro la grande tela dell'"Entrata di Pio VII a Cesena", ora in Pinacoteca, per la freschezza e la genuinità compositiva.
L'artista cesenate, nel dipinto in esame, ha riprodotto la sola immagine della Madonna e del Bambino (gli angeli che l'attorniano nell'originale sono stati sostituiti dalle nubi) della pala votiva conservata nella Pinacoteca Vaticana, dipinta da Raffaello tra il 1511-12, la cosiddetta "Madonna di Foligno", commissionata da Sigismondo de' Conti di Foligno in ringraziamento alla Vergine per essere scampato all'incendio della sua casa. Colpisce la perfetta somiglianza della copia e la particolare bellezza quasi ieratica della Vergine.