Duomo e Ghirlandina
Ghirlandina (fotografia di Annovi.frizio)
Duomo (fotografia di Giorgio Galeotti)
Piazza Grande (fotografia di Angi19)
Modena

Modena: Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande - UNESCO

Il progetto
Patrimonio UNESCO in Emilia-Romagna

Il progetto “Patrimonio UNESCO in Emilia-Romagna” nasce dalla profonda vocazione della Regione a preservare e valorizzare il proprio patrimonio culturale e naturale e la sua unicità. L’obiettivo è offrire un punto di accesso privilegiato ai temi del Patrimonio Mondiale e all’universo dei riconoscimenti UNESCO presenti sul territorio, creando strumenti di conoscenza, approfondimento e promozione. Ogni sito viene presentato all’interno del portale PatER attraverso schede che ne raccontano l’Eccezionale Valore Universale, i riconoscimenti ricevuti, gli aspetti storici, artistici, culturali e naturalistici e le relazioni con altri beni collegati nel Catalogo regionale del patrimonio.

Oltre ai siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale, l’UNESCO annovera beni e tradizioni riconosciuti come Patrimonio Culturale Immateriale, inseriti nel programma “Memoria del Mondo” e nei luoghi “Messaggeri di una cultura di Pace”, a testimonianza della pluralità e ricchezza di espressioni culturali che caratterizzano l’Emilia-Romagna.

In questo quadro si inserisce la Legge nazionale n. 77 del 2006, che prevede misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, rafforzando l’impegno dello Stato e delle Regioni nella loro salvaguardia e valorizzazione. Fondamentale riferimento è la “Convenzione del Patrimonio Mondiale” del 1972, che impegna gli stati membri a proteggere i beni culturali e naturali riconosciuti come patrimonio dell’umanità, per trasmettere alle generazioni future un’eredità fragile e preziosa, la cui scomparsa provocherebbe la perdita di una testimonianza unica e universale, appartenente a tutti i popoli.

Raccontando e connettendo i propri siti UNESCO all’interno del Catalogo regionale del patrimonio culturale, la Regione favorisce la diffusione della loro conoscenza e rafforza, nella coscienza collettiva, la necessità vitale di tutelarli e valorizzarli.
Modena (MO)


Patrimonio mondiale UNESCO
Notizie
Modena è presente nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO dal 1997 con il complesso monumentale costituito dalla Cattedrale, dalla Torre Ghirlandina e da Piazza Grande. Il riconoscimento celebra un insieme architettonico e urbanistico che esprime in modo eccezionale i valori religiosi, civili e artistici della società urbana medievale dell’Italia settentrionale, frutto della visione congiunta di due grandi maestri: l’architetto Lanfranco, a cui si deve la mirabile concezione della cattedrale, e lo scultore Wiligelmo, autore dei celebri rilievi che ne impreziosiscono la facciata.

Fondato nel 1099, il Duomo di Modena si affermò subito come un capolavoro assoluto dell’arte romanica per magnificenza, espressività e potenza narrativa. Lanfranco ideò l’impianto a tre navate, caratterizzato dall’alternanza di pilastri e colonne, e progettò un presbiterio sopraelevato sulla cripta. Attuò inoltre un’imponente opera di reimpiego dei materiali lapidei della Modena romana, utilizzati per il rivestimento candido della cattedrale. Le sue soluzioni divennero un modello destinato a diffondersi in tutta l’Europa romanica. Non meno importanti sono le sculture di Wiligelmo, che grazie alla loro efficacia espressiva e alla capacità di dare forma al complesso universo spirituale dell’uomo medievale, segnato da fede e timore, salvezza e perdizione, imprimono una svolta alla storia della scultura monumentale europea.

Accanto all’abside del Duomo si innalza la Ghirlandina, l’elegante torre civica che svolgeva non solo funzioni religiose, ma anche civili: con il suono delle campane scandiva i ritmi della città e custodiva al suo interno documenti, oggetti simbolici e tesori della comunità. La parte inferiore di epoca romanica e il coronamento gotico, realizzato da Arrigo da Campione tra XIII e XIV secolo, testimoniano un’evoluzione architettonica stratificata e di grande pregio.

Proprio i Maestri Campionesi, attivi a Modena dal XIII secolo, arricchirono il Duomo con grandi soluzioni architettoniche e decorative, tra cui il raffinato rosone della facciata. La loro attività, ben documentata a Modena, permette di capire come funzionava un cantiere medievale perfettamente organizzato.

A completare questo straordinario complesso è Piazza Grande, cuore della vita pubblica modenese, dove per secoli si sono intrecciati potere religioso e governo civile, esercizio della giustizia e mercato, celebrazioni solenni e spettacoli popolari. La presenza della Pietra Ringadora, usata per i proclami pubblici e talvolta anche come pietra del disonore per punire in pubblico i debitori, racconta un’idea di città fondata sulla partecipazione, sulla legalità e sulla coesione sociale.

Insieme, Cattedrale, Ghirlandina e Piazza costituiscono un esempio raro e perfettamente conservato di come architettura, arte e spazio urbano possano esprimere, in forma unitaria, i valori spirituali e civici di un’intera comunità.

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