Museo del Castello
Sala proiezione-conferenze
Guardaroba
Punto sosta
Book-shop
Biglietteria, portineria
Servizi igienici
Punto informazioni
Bar, caffetteria
I cantieri pittorici indetti dai Pio sono poi testimoniati da una fascia affrescata con motivi vegetali e stemmi gentilizi all'interno del maschio. La decorazione, che si svolge sul settore più alto della stanza al primo piano della torre, è organizzata come una fascia su fondo rosso, sulla quale sono raffigurati girali di fronde verdi; all'interno dei tondi campeggiano gli stemmi dei Pio, uno dei quali inquartato con due leoncini rampanti. I colori e le insegne della famiglia figurano anche in uno scudo da torneo con cimiero provvisto di corna, mentre l'aquila nera ghibellina completa il repertorio araldico. Nella parte sottostante si trovano invece ornamentazioni di più grande formato con pigne e rapaci. L'assenza, nei blasoni Pio, della croce bianca inquartata, concessa dai Savoia solo dal 1450, suggerisce l'anteriorità di questo complesso ornamentale rispetto a questa data.
“Non contemporanei sembrano invece i motivi decorativi sottostanti, decisamente di scala maggiore e dall'esecuzione più sommaria, dove sono rappresentati dei rapaci con un cartiglio nel becco...e grosse pigne, tradizionali simboli del concetto di ordine” (Cattinari).
Di particolare interesse è il soffitto ligneo della stanza, dipinto a rosette, coevo al ciclo pittorico degli stemmi.
Lo stato dei Pio terminò nel 1599, con l'uccisione di Marco Pio II di cui fu sospettato il duca Cesare d'Este essendosi appropriato di tutte le terre dello stato di Sassuolo, tra cui Formigine. L'epoca dei Pio lasciava il passo al dominio degli Estensi durato fino al 1648, quando il ducato veniva ceduto al funzionario ducale, marchese Mario Calcagnini. Il castello si trasformava quindi in residenza del podestà direttamente eletto dal duca. Nei primi anni del XVII secolo la rocca cadeva progressivamente in rovina, per poi subire una fase di rinascita grazie al Comune che ne commissionava il rifacimento di ponti levatoi e delle porte. All'inizio del secolo successivo, il Comune cominciò a far colmare le fosse e venne edificato un ulteriore corpo di fabbrica destinato alle prigioni, tra la torre dell'Orologio, innalzata nel Quattrocento dai Pio, e la torre sud orientale.
Le decorazioni pittoriche della Torre dell'Orologio e della Sala del Capitano sono state oggetto di intervento conservativo da parte dell'Istituto per i Beni Culturali secondo quanto stabilito dalla L.R. n. 18/2000.
Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo - 2. ed. aggiornata, Bologna, Clueb, 2008.
Vandelli V., Il castello di Formigine. Archeologia, storia e restauri, Silvana Editoriale, 2007.
Studio Azzurro, Il castello di Formigine. Il museo multimediale, il tempo e lo spazio, Silvana Editoriale, 2007.
Brigati N., Libro A., Vecchio Nepita C. (a cura di), Il castello di Formigine. Un racconto di mille anni, Comune di Formigine, 2007.
Formigine riscopre il suo castello: 1201-2001, ottocento anni di storia, Formigine, Amministrazione Comunale di Formigine, 2001?
Cattinari R., Testimonianze artistiche quattrocentesche nel castello di Formigine, in Bonacini P. (a cura di), Il castello di Formigine ricerche storiche e archeologiche, atti del convegno Formigine riscopre il suo castello, Modena, Aedes Muratoriana, 1998, pp. 53 e sgg.
Labate D., Archeologia dell'edilizia storica: il castello di Formigine, in Bonacini P. (a cura di), Il castello di Formigine ricerche storiche e archeologiche, atti del convegno Formigine riscopre il suo castello, Modena, Aedes Muratoriana, 1998, pp. 171 e sgg.
Bonacini P., Oltre il castello. Territorio e società formiginese tra Medioevo e prima età moderna, in Formigine un paese, la sua storia, la sua anima, Carnate (MI), Telesio Editrice, 1997, pp. 51 e sgg.
Formigine (MO)
Archeologia medievale
Architettura
Storia medievale
Storia moderna
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Arte oggettuale
Arte astratta
Arte concettuale
Arte digitale
Arte elettronica
Multimediale
Arte performativa