Veduta della quadreria
Il Palazzo Davia Bargellini
Marcantonio Franceschini, La Verginità
Bartolomeo Passerotti, Ritratto di Virgilio Bargellini, olio su tela
Vitale da Bologna (Bologna, doc. dal 1330 al 1359), Madonna col Bambino detta la Madonna dei denti (1345) tempera su tavola, cm 155 x 73
Marionetta, manifattura veneta
Teatrino delle Marionette
Bilancere per conio di monete
Piatto, ceramica graffita
Prospero Fontana, Ritratto di Gentildonna
Giuseppe Da Col, Cancello ferro battuto
Berlina di gala (sec. XVIII, rifacimento sec. XIX)
Statuetta da presepe
Antonio Vivarini, Madonna con Gesù Bambino (seconda metà sec. XV)
Bologna

Musei Civici d'Arte Antica: Museo d'Arte Industriale "Davia Bargellini"

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Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi
Una vita in bottega. Un artigiano ricorda il suo passato e i primi passi del Museo civico d'Arte Industriale Bologna 1991
Sembra una cosa e invece è un'altra Bologna 1998 Musei Civici d'Arte Antica: Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, in I musei di qualità della regione Emilia-Romagna 2010-20112, Bologna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2010, p. 4.

M. Guarino, I. Fabbri (a cura di), Chi è di scena! : Burattini e Marionette in Emilia-Romagna, Bologna, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2009, DVD video.


Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p. 27.

Guarino M., Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 86, n. 7.

Il Museo Davia Bargellini Piccola guida, testi di Grandi R. e Tumidei S., 1997.

Nanni R.N., Teatrino e marionette del Museo Davia Bargellini di Bologna, in Guarino (a cura di), Chi è di scena. Baracche, burattini e marionette: in mostra dalle collezioni emiliano-romagnole, supplemento a "IBC", Bologna, 1999, pp. 31-35.

Grandi R. (a cura di), Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Bologna, 1987 (e succ. rist.).
Palazzo Davia Bargellini
Strada Maggiore, 44
Bologna (BO)
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Arte
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Arte figurativa
Arte astratta
Arte concettuale
La raccolta d’arte della Giunta della Regione è nata nel 1973 con il duplice scopo di valorizzare e conservare opere significative del Novecento regionale, nonché di sostenere, con la spesa per le opere acquistate dagli artisti facenti parte del Comitato Gaetano Arcangeli, la costituzione della Fondazione intitolata alla memoria del letterato bolognese per premiare la giovane poesia contemporanea. si trattava di sessantasette lavori entrati a far parte di questo primo nucleo collezionistico, realizzati anche da autori legati per stima ed amicizia al critico d’arte Francesco Arcangeli, fratello del letterato da poco scomparso. In alcuni casi si trattava di artisti della corrente informale regionale, che aveva trovato nell’ultimo naturalismo arcangeliano una lettura critica che legava alcuni esempi evolutivi della contemporaneità al tessuto storico-artistico della regione, da Wiligelmo a Morandi, o lavori figurativi sempre legati a questa tradizione; vennero acquisite opere di Vasco Bendini, Giuseppe De Gregorio, Gian Franco Fasce, Giannetto Fieschi, Giuseppe Gagliardi, Piero Giunni, Giovanni Korompay, Luciano Leonardi, Pompilio Mandelli, Vittorio Mascalchi, Mattia Moreni, Ennio Morlotti, Mario Nanni, Bruno Olivi, Leone Pancaldi, Tino Pelloni, Giovanni Poggeschi, Bruno Pulga, Tino Repetto, Cristina Roncati, Rosalba (Bianca Arcangeli), Giulio Ruffini, Piero Ruggeri, Bruno Saetti, Lucio Saffaro, Vincenzo Satta, Ermio Segatta, Domenico Spinosa e Sergio Vacchi; nonché grafiche di Lea Colliva, Romano Notari, Giovanni Romagnoli e Emilio Vedova. Dal 2005, questo nucleo di raccolta d’arte della Giunta della Regione è esposto presso la galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Villa Franceschi a Riccione.

In seguito, nei due decenni successivi, il primo nucleo è stato ingrandito da numerosi acquisti, la maggior parte effettuati dagli artisti stessi con una predilezione orientata verso il figurativo e l’informale e i suoi sviluppi, e da doni, nonché dall’acquisizione del patrimonio artistico del Servizio Difesa del Suolo. Si tratta di dipinti di Antonio Babini, Ciro Barbaro, Nevio Bedeschi, Luciano Bertacchini, Andrea Bertelli, Alvise Besutti, Giulio Bonazza, Mario Bonazzi, Marcus Bondioli, Maurizio Bonora, Aldo Borgonzoni, Alberto Burri, Rezio Buscaroli, Umberto Calvi, Claudio Cavazzini, Otello Ceccato, Barbera Cesarini, Paolo Conyi, Carlo Corsi, Gino Covili, Carlo crispini, Pirro Cuniberti, Walter Dall’Oppio, Gioxe De Micheli, Pier Augusto Donati, Ervardo Fioravanti, Franca Donati Franceschi, Gino Gandini, Gianfranco Goberti, Angela Granini, Nello Leonardi, Pompilio Mandelli, Anacleto Margotti, Carlo Mattioli, Giancarlo Mattioli, Antonio Mazzotti, Salvatore Miglietta, Anna Minelli, Luciano Mirabello, Bruno Olivi, Patricelli, Adriano Pezzoni, Giuliano Pini, Andrea Raccagni, Vincenzo Rolfi, Carlo Sozzo, Romana Sinelli, Nani tedeschi, Mirella Tonellotto, Cafiero Tuti, Irene Ugolini Zoni, Gianni Valieri, Umberto Zanetti e Vincenzo Zoccola. La raccolta di sculture, in materiali diversi tra cui diverse opere in ceramica, è formata da opere di Nino Beghelli, Felix Bernasconi, Angelo Biancini, Gian Antonio Bucci, Paolo Conti, Venanzio Crocetti, Giancarlo Fiori, Goffredo Gaeta, Quinto Ghermandi, Emilio Greco, Giacomo Manzù, Mauro Mazzali, Luciano Minguzzi, Olia Reza, Enzo Pasqualini, Carlo Pini, Ivo Sassi, Sepo (Severo Pozzati), Vittorio Tavernari e Carlo Zauli; inoltre vi sono grandi mosaici della Cooperativa Mosaicisti Accademia di Belle Arti di Ravenna e di Aldo Borgonzoni.
Assai cospicua è la raccolta di grafica che congloba, tra gli altri, esemplari di Carla Accardi, Rafael Alberti, Carlo Amadori, Andrea Bertelli, Renato Birolli, Floriano Bodini, Dino Boschi, Maurizio Bottarelli, Remo Brindisi, Ennio Calabria, Vittorio Cavicchioni, Nino Corazza, Leonardo Cremonini, Lucio Del Pezzo, Luciano De Vita, Gaspare Gambi, Quinto Ghermandi, , Wassili Kandinsky, Nello Leonardi; Mino Maccari, Paolo Manaresi, Giacomo Manzù, Norma Mascellani, Roberto Sebastian Matta, Lorenzo Mattotti, Luciano Minguzzi, Walter Mac Mazzieri, Ennio Morlotti, Mario Nanni, Mimmo Pladino, Armando Pizzinato, Concetto Pozzati, Ilario Rossi, Mario Schifano, Sepo, Alberto Sughi, Graham Sutherland, Nani Tedeschi, Ernesto Treccani, Sergio Vacchi, Emilio Vedova, Farpi Vignoli e Tono Zancanaro.
Nel 2020 la Giunta ha ampliato la propria collezione acquisendo un nuovo nucleo di 44 opere, acquisito direttamente dagli artisti con l’obiettivo di sostenere il settore delle arti visive, particolarmente colpito dall’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da coronavirus. Su 241 candidature ricevute, sono stati selezionati 36 artisti, con particolare attenzione alle giovani generazioni e alle ultime tendenze nell’arte contemporanea.
L'ultima esposizione organizzata è stata "Quadri in Regione: le collezioni d'arte moderna del Consiglio e della Giunta della Regione Emilia-Romagna".



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