Piloti della 91° squadriglia, fra cui Fulco Ruffo di Calabria e Francesco Baracca
Velivolo SPAD VII 1917 della squadriglia di Francesco Baracca
Schwarzlose contraerea in Veneto, 1918
S. Luchini, Ritratto di Francesco Baracca, 1919
Targa in bronzo, esposta all'esterno del Museo, con il logo del riconoscimento “Museo di Qualità” assegnato dall’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna.
CSI
CSID Personaggi storici
Lugo

Museo Francesco Baracca

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Orari e Tariffe
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Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Casa Museo F. Baracca, in I musei di qualità della regione Emilia-Romagna 2010-2012, Bologna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2010, p. 85.

Cani N., Stella G.C., Il museo Francesco Baracca in Lugo di Romagna: considerazioni storiche, museografiche e museologiche, S.l., s.n., 2007.

Serafini D. (a cura di), Museo Francesco Baracca di Lugo, Ravenna, Provincia di Ravenna, 2002.

Tamassia P., Museo Civico Francesco Baracca, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 152, n. 20.

Casa Museo Francesco Baracca, in Zannier I. (a cura di), Viaggio nei musei della provincia di Ravenna, Ravenna, Longo, 1995, p. 106.

A.Tamburini (a cura di), Lugo il volto della città, Ravenna 1992.
Via Francesco Baracca, 65
Lugo (RA)
palazzo
Storia
Storico monografico
Casa-museo/dimora storica
Francesco Baracca (1888-1918)
Sottoposta a rifacimento nel 1916, ma probabilmente risalente alla seconda metà dell’Ottocento, la dimora appartiene alla famiglia Baracca fino al 1951, quando passa al Comune di Lugo sulla base delle volontà testamentarie del conte Enrico Baracca, padre di Francesco, con la destinazione a funzioni museali.
L’iscrizione marmorea, posta sul fronte del palazzo, conferma che si tratta della casa natale dell’Asso della Prima Guerra Mondiale, nonostante alcune fonti facciano riferimento alla vicina località di San Potito, sede di una delle tenute agricole della famiglia Baracca.
La facciata è un esempio di eclettismo novecentesco al quale sono sovrapposti elementi decorativi riconducibili allo stile floreale di inizio secolo. Internamente sono conservate alcune vetrate d’epoca ed eleganti arredi lignei realizzati dallo scultore Antonio Turri (Lugo 1872-1932) e decori a pastello o ad affresco nei soffitti principali, opera dell’artista Domenico Pasi (Lugo 1892 – 1923).
Il primo allestimento del museo risale al 1924. I cimeli legati alla memoria del pioniere dell'aviazione italiana, celebrato dal monumento del faentino Domenico Rambelli (1936) nel centro di Lugo, furono inizialmente esposti nella Rocca. Dal 1993 il museo ha sede a Casa Baracca. Il percorso espositivo che si sviluppa sui tre piani dell'edificio si apre con il Caccia SPAD VII aereo del 1917 sul quale Baracca conseguì una delle sue 34 vittorie. Su un fianco della fusoliera compare l'emblema personale, il cavallino rampante, noto in tutto il mondo per essere stato adottato da Enzo Ferrari quale stemma delle vetture di Maranello. Dal 2015 il museo offre al visitatore un nuovo allestimento, più accogliente e interattivo. Grande attenzione è rivolta al contesto storico nel quale si inseriscono le vicende di Francesco Baracca: centinaia di cimeli e oggetti personali ricostruiscono in parte la vita dell’eroe. Vi si aggiunge l’esposizione di un nucleo significativo di cartoline illustrate della Grande Guerra della “Collezione Baldini”, fondo di notevole pregio. Tra le maggiori novità, l’installazione permanente di uno speciale simulatore di volo a disposizione del pubblico.


Paesaggi culturali

A Francesco Baracca sono intitolate strade, piazze e monumenti in tutta Italia, tale fu la sua fama alla morte. A Lugo, nella piazza omonima, si erge il monumento a Francesco Baracca dell’artista faentino Domenico Rambelli inaugurato nel 1936. Un monumento alla memoria dell’eroe è stato eretto anche nei pressi del luogo in cui il suo aereo fu abbattuto, a poca distanza dal Sacrario del Montello (TV). Le spoglie di Francesco Baracca riposano nel Cimitero di Lugo all’interno della Cappella Baracca progettata dall’artista lughese Roberto Sella nel 1923.

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