Artisti, artigiani, architetti, produttori
Pancaldi Leone
architetto/ pittore
Link esterni
Nasce a Bologna e negli anni trenta frequenta l'Accademia di Belle Arti della città. Si laurea poi in Architettura presso l'Università di Firenze. Imprigionato in un campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale, fa conoscenza con alcuni artisti e intellettuali con cui condivide la stessa tragica esperienza, grazie ai quali riscopre la cultura europea, accostandosi in particolare all’Esistenzialismo. Quando nel 1945 rientra a Bologna oltre all’attività di insegnante e di pittore, contribuisce agli sforzi per la ricostruzione.
Diviene architetto nel 1954, notevolmente influenzato dall’architettura organica di Wright e dall’interpretazione fornita da questo del funzionalismo e razionalismo, ha l’occasione di perseguire quell’integrazione tra arte e architettura che sarà costante in tutta la sua carriera.
Tra il 1965 e il 1970 vive una stagione di profondo rinnovamento e di importanti stimoli progettuali che lo vedono impegnato in incarichi di rilievo. Nel 1968 è invitato insieme a Carlo Scarpa a rappresentare gli architetti italiani in un’esposizione dedicata all’“Architettura dei musei”. In contemporanea partecipa come pittore alle Biennali di Venezia del 1956 e del 1964.
Negli anni Settanta e Ottanta del Novecento realizza a Bologna come architetto diversi edifici pubblici. Il più noto è la prima sede della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, inaugurata nel 1975. Riesce a reinterpretare in maniera critica la concezione degli spazi museali e architettonici degli anni Cinquanta e Sessanta grazie al dialogo costante con l'universo della pittura e la grande influenza sul suo lavoro, del rapporto con gli artisti del periodo informale.
Tra i suoi lavori si ricordano anche l'ampliamento della Pinacoteca Nazionale di Bologna (1955-1965), gli allestimenti per i Musei Archeologici di Parma e Bologna (1964), la sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna (1971) e numerosi altri edifici pubblici, tra cui quello per l’IBM di Borgo Panigale, e privati.
Nel 1984 viene inserito nella Mostra itinerante di architettura italiana contemporanea e nel 1986 viene invitato dal Consiglio d'Europa ad esporre le sue opere nelle sedi di Strasburgo, Bruxelles e Lussemburgo.
Si ricordano inoltre alcune mostre curate da lui: la mostra di Guido Reni del 1954, la mostra dei Carracci del 1956, la mostra dei maestri del '600 emiliano del 1959, la mostra dell'Etruria padana del 1960, la mostra sull'ideale classico del '600 in Italia e la pittura di paesaggio del 1962, la mostra sull'arte e la civiltà romana nell'Italia settentrionale del 1964, la mostra sul Guercino del 1968, la mostra su natura ed espressione dell'arte bolognese - emiliana del 1970, la mostra sull'arte del '700 emiliano del 1979.
G.P. Cammarota, La formazione della Pinacoteca Nazionale di Bologna, Bologna, 1997.
A. Emiliani, La Pinacoteca Nazionale di Bologna, Milano, 1997.