Tra i cipressi il maggiore (diametro 67 cm) vegeta insieme ad altri esemplari a ridosso degli edifici, mentre verso la balconata si incontrano un altro paio di cipressi di poco inferiori. Le chiome di altri due cipressi svettano poco all’esterno del giardino, in un’aiuola a lato della Collegiata, ma l’esemplare di maggiore effetto (diametro 73 cm) lo si incontra durante la salita al castello, in un angolo suggestivo allestito di fronte all’antico Palazzo della Pretura, divenuto dal 1995 sede di mostre d’arte ed eventi culturali.
Anche tra i tanti sempreverdi intorno al Parco delle Driadi, si incontrano alberature degne di nota. Spiccano, in particolare, due cedri dell’Himalaya (diametri 97 e 101 cm) nei pressi di alcuni giochi per bambini, altri due cedri di dimensioni simili nel settore opposto e un paio di alti libocedri (il maggiore con diametro di 81 cm, il secondo con una grossa edera addossata al fusto); un terzo esemplare, di dimensioni simili, cresce all’interno dell’area recintata.
Grandi libocedri e cedri crescono anche nei giardini privati a valle di Viale delle Rimembranze, sottolineato da una trentina di vecchi tigli per lato (diametri tra 65 e 75 cm) con evidenti segni dell’età avanzata (molte piante soffrono degli attacchi di organismi fungini e sono segnate dalle ripetute potature).
Decisamente imponenti sono, infine, tre dei quattro platani che delimitano su un lato il grande parcheggio sotto al borgo, con fusti di 138, 123 e 131 cm di diametro.
Particolarità:
Castell’Arquato è una rinomata cittadina ricca di monumenti storici e musei e animata tutto l’anno da manifestazioni ed eventi culturali. Nella Rocca la solida torre del mastio, alta 42 m, ospita un museo dedicato al Medioevo e una sala con ritrovamenti di epoca romana;
Tipo:
museo
Particolarità:
anche la Collegiata ospita un museo, al quale si accede attraverso il bel chiostro;
Tipo:
palazzi storici
Particolarità:
tra i monumenti sono, inoltre, da segnalare il duecentesco Palazzo del Podestà, oggi sede municipale, il Palazzo del Duca, edificato nel 1292, e il vicino, cinquecentesco Torrione Farnese.
Tipo:
museo
Particolarità:
Interessante è anche il Museo Geologico “Giuseppe Cortesi” (www.museogeologico.it), ospitato nel cinquecentesco Ospitale Santo Spirito, che conserva resti di balene e numerosi molluschi fossili ritrovati nel territorio piacentino, in parte anche negli affioramenti tutelati dal Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano (termine con il quale si identifica un periodo del Pliocene compreso tra 3,6 e 2,6 milioni di anni fa). Una delle stazioni di interesse geologico del parco si estende lungo il torrente Arda subito a valle del ponte di Castell’Arquato (sotto al quale è stato rinvenuto nel 1986 il granchio fossile esposto nel museo); è visitabile a piedi seguendo i cartelli indicatori.
Tipo:
bosco
Particolarità:
A circa tre chilometri di distanza, nei pressi della frazione San Lorenzo, si trova il Bosco di Santa Franca, un vecchio castagneto, sviluppato intorno a un piccolo oratorio, che è di notevole valore naturalistico per la presenza di esemplari arborei maturi e di un prezioso sottobosco.
Tipo:
palazzo
Particolarità:
Lungo la strada provinciale che da Fiorenzuola porta a Castell’Arquato, infine, si incontra, nel territorio comunale di Alseno, l’antico Palazzo Torti, residenza rurale fatta costruire nel XVII secolo dai conti omonimi, originari di Castell’Arquato; dalla corte murata, ora in abbandono, emergono le chiome di alcuni alti cedri e di altre grandi alberature.
Castell'Arquato (PC)
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