Artisti, artigiani, architetti, produttori
Carracci Ludovico
pittore
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Si formò sotto la guida di Prospero Fontana. Cominciò la sua attività in età matura infatti la <i>Sacra Famiglia</i> -collezione Beretta- e <i>San Vincenzo</i> del Credito Romagnolo di Bologna sono entrambi databili agli inizi degli anni ottanta. Nel 1582 fonda con Annibale e Agostino Carracci l'Accademia degli Incamminati. La prima commissione importante risale al 1588. Con le opere la <i>Flegellazione di Cristo</i> (Douai, Museo della Certosa) e la parte di fregio da lui svolta nelle <i>Storie di Giasone</i> a Palazzo Fava a Bologna si distingue dagli altri due Carracci per l'inclinazione, che sarà la sua peculiarità, a privilegiare l'aspetto emozionale della raffigurazione. Fanno parte della sua produzione successiva l'<i>Annunciazione</i> (Bologna, Pinacoteca) e la <i>Conversione di San Paolo</i> (Bologna, Pinacoteca. Nel 1588 realizza la pala Bargellini (Bologna, Pinacoteca) e il <i>Ritratto della Famiglia Sacconi</i>; sono questi gli unici esempi della sua produzione ritrattistica. Nel 1590 partecipa con gli altri Carracci alla decorazione di Palazzo Magnani con le <i>Storie della Fondazione di Roma</i>. L'anno successivo si dedica alla pala di Cento che fu decisiva nella formazione del Guercino. Sono degli ultimi anni del secolo <i>Martirio di Sant'Orsola</i>, <i>Flagellazione e Incoronazione di spine</i> (Bologna, Pinacoteca). In questi anni è rimasto solo nel mandare avanti l'Accademia. Appartengono ai primi anni del nuovo secolo il <i>Martirio di Sant'Orsola</i> in San Domenico a Imola (1600), <i>Cristo nel deserto nutrito dagli angeli</i> (Berlin, Staatliche Museum) e i quadri biblici già Zambeccari ( Bologna, Pincoteca). Non mutò il suo stile neppure dopo il suo viaggio a Roma nel 1602 ne sono esempio gli affreschi del chiostro di San Michele in Bosco (1605-10606) e nelle <i>Esequie della Vergine</i> già nel Duomo di Piacenza ora in Pinacoteca a Parma (1606-1609). Gli anni successivi sono ricchi di capolavori tra cui: il <i>Maritrio di Santa Margherita</i> in San Maurizio a Mantova, l’<i>Adorazione dei Magi</i> già a Crevalcore ora alla Pinacoteca di Brera e <i>Susanna e i Vecchioni</i> della National Gallery di Londra tutte licenziate nel 1616. L’ultima opera a cui si dedicò fu l’affresco dell’<i>Annunciazione</i> dell’abside di San Pietro a Bologna.