CODICI
Tipo schedaFON
FONTE
FONTE
Titolo operaSarcofago di Vettio Sabino
Anno250/275 d.C.
Periodoetà dell'anarchia militare
EpocaAlto Imperiale
NoteCIL XI, 863 = Lapidario Estense, p. 161, reimpiegata a Modena nel XVI sec. Lapidario Estense di Modena.
PASSO
Testo originaleD(is) M(anibus) / P(ublio) Vettio / P(ubli) fil(io) Cam(ilia) Sabino / eq(uo) p(ublico) IIIIvir(o) aed(ilicia) pot(estate) / et mag(istro) mun(icipii) / Raven(natis) / Cornelia Maximina / marito incomparab(ili) / et sibi viva posuit // Grego/ri.
TraduzioneAgli dei Mani. A Publio Vettio Sabino, figlio di Publio, della tribù Camilia, dotato di cavallo a spese pubbliche (= del ceto equestre), quattuorviro con autorità urbanistica e maestro della municipalità ravennate, Cornelia Massimina realizzò al marito incomparabile e per sé da viva. A Gregorio.
NoteSarcofago di produzione e provenienza ravennate di un notabile e magistrato ravennate con la moglie. Secondo diverse ipotesi la rappresentazione sul retro, una scena di caccia con la scritta "Gregori", indica l'adesione dei defunti ai culti isiaci.
COMPILAZIONE
COMPILAZIONE
Data2012
NomeAssorati G.
ANNOTAZIONI
NoteProgetto PARSJAD

ultima modifica: 17/07/2015
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