Dati anagrafici730-818 d.C.
Nome estesoMartinus
Luogo di nascitaRavenna
Data di nascita730 d.C.
Luogo di morteRavenna
Data di morte10 novembre 818 d.C.
QualificaVescovo
Note biograficheMartino è nato a Ravenna ed ha percorso una lunga carriera ecclesiastica legato all'arcivescovado: già nel 773 era un uomo di fiducia dell'arcivescovo Leone che lo inviò sulle Alpi, in val Susa, per aiutare Carlo Magno a superare lo sbarramento longobardo di re Desiderio e probabilmente reincontrò l'imperatore nell'800, stavolta a Ravenna. Nell'810 è arcidiacono di Sant'Andrea ai Goti quando è eletto arcivescovo alla morte di Valerio; è già anziano, ma ancora in grado di guidare energicamente la curia ravennate. Tanto che, dopo un inizio in armonia con la sede romana a partire dalla consacrazione a Roma per mano di papa Leone III, proprio questo denunciò gli abusi su beni personale papali in Esarcato per mano dell'arcivescovo nell'816. Raggiunto da inviati papali, durante la loro missione in Francia presso l'imperatore Ludovico il Pio, l'arcivescovo accetta di presentarsi a Roma per rendere conto della sua condotta, ma appena uscito da Ravenna si ferma nel primo villaggio e manda a Roma a dire che s'è ammalato. Papa Leone non ci crede ma non può reagire perché muore nel giugno dello stesso 816: Martino, che già aveva accolto con tutti gli onori l'inviato papale, ricevette il successore Stefano IV durante il suo ritorno dalla Francia nel dicembre 816 e i due si riconciliarono solennemente nella basilica Ursiana. Martino è ricordato anche per avere commissionato restauri architettonici e preziosi oggetti sacri, e per avere avviato lo storico Agnello alle cariche ecclesiastiche. Morì alla fine dell'818.
NomeAssorati G.