CODICI
Tipo schedaFON
FONTE
FONTE
AutoreAnonimo
Titolo operaDe terminatione provinciarum Italiae
AnnoVII sec. d.C.
Periodoetà bizantina
EpocaAlto Medioevo
Noteed.: F. Glorie (ed.), Itineraria et alia geographica, vol. 1, Turnhout 1965, pp. 349-363.
PASSO
Localizzazione2
Testo originaleHec tota etiam in decem et octo provincias extat divisa. Quarum prima Venetia est, que non solum in paucis insulis, quas nunc Venetias dicimus, constat, sed eius terminus a Pannonie finibus usque Adduam flumen protelatur; probatur hoc annalibus et libris in quibus Pergamus legitur esse civitas Venetiarum, [**] de quo Mintius fluvius egreditur. Venetie Histrie connectitur et utreque pro una provincia habentur. 'Enecii' grece 'laudabiles', sed latini moris est v litteram addere; Hystria ab Hystro fluvio nominatur, qui secundum romanam hystoriam olim amplior fuisse dicitur. Huius Venetie caput Aquilea est, pro qua nunc Foroiulium dictum eo quod Cesar illic negociationis forum statuerit; hec usque ad Gallorum fines extenditur, unde Gallia Cisalpina dicitur.
TraduzioneQuesta (Italia) è tutta divisa in diciotto province. Delle quali la prima è la Venezia, che non consta solo di poche isole, le quali ora chiamiamo Venezie, ma i suoi confini si estendevano dalle Pannonie fino al fiume Adda; ciò è provato da annali e libri nei quali si legge che Bergamo è città dei Veneti, dai quali esce anche il fiume Mincio. La Venezia è connessa all'Istria e entrambe sono considerate un'unica provincia. "Eneci" in greco vuol dire "lodevoli", ma i latini sono soliti aggiungere la lettera v; l'Istria deriva il nome dal fiume Istro, che secondo la storia romana si dice che un tempo fosse più grande. Della Venezia il capoluogo è Aquileia, al posto della quale ora è Foro di Giulio (Cividale del Friuli), così nominata perché Cesare lì stabilì un luogo per i mercanti; questa si estende fino ai confini dei galli, da cui è nominata la Gallia Cisalpina.
NoteL'Istro è il nome antico del Danubio, connesso all'Istria dalle leggende legate agli Argonauti, secondo le quali essi avrebbero navigato dal mar Nero all'Adriatico attraverso il Danubio e poi un suo ramo che sarebbe sfociato nell'Adriatico.
PASSO
Localizzazione9
Testo originaleNona provincia in Apenninis Alpibus nuncupatur, que inde originem capiunt ubi Quottiarum Alpes finiunt; he Apennine Alpes, per mediam Italiam porrecte, Tusciam ab Emilia, Umbriam que a Flaminia dividunt; in qua civitates Ferronianus, Montebelium, Bobinium et Urbinum et oppida que quondam Verona appellabantur; dicte sunt autem a penis qui per eas, duce Annibale, Romam transitum habuerunt. Sunt qui Alpes Cottias et Apenninas unam dicunt provinciam, sed hos Victorini revincit Hystoria qui Alpes Cottias per se provinciam appellat.
TraduzioneLa nona provincia si estende nelle Alpi Appennini, e prende origine dove finiscono le Alpi Cozie; queste Alpi Appennini, scorrendo in mezzo all'Italia quasi diritte, dividono la Toscana dall'Emilia, l'Umbria dalla Flaminia; in essa sono le città chiamate Ferronianus (Frignano), Montebello (Monteveglio?), Bobbio (Sarsina), Urbino e la fortezza una volta chiamata Verona (??); ma sono così dette per le vettovaglie perché grazie ad esse [i Cartaginesi, guidati] dal generale Annibale, ebbero il transito per Roma. Le Alpi Cozie e gli Appennini sono detti una provincia, ma la Storia di Vittorino è diversa e chiama le Alpi Cozie provincia a se stante.

PASSO
Localizzazione10
Testo originaleDecima Emilia a Liguria incipiens inter Apenninas Alpes et Padi fluenta versus Ravennam pergit; hec locupletibus urbibus decorata, Placentia scilicet Parma que Regium et Bononia, Cornelii Forum cuius castrum Imolas appellatur. Extiterunt quidam qui Valeriam et Emiliam Nursiamque in Tuscia et Umbria constitutas putaverunt.
TraduzioneLa decima (provincia) è l'Emilia che partendo dalla Liguria tra le Alpi Appennini e il Po fluente volge verso Ravenna; è ornata di città ricche, come Piacenza e Parma, Reggio (Emilia) e Bologna, Foro di Cornelio la cui rocca è chiamata Imola. Esistettero anche Valeria ed Emilia, la Toscana in cui si riteneva compresa Norcia, e l'Umbria.
PASSO
Localizzazione11
Testo originaleUndecima provincia Italie Flaminia, que inter Apenninas Alpes et mare est Adriaticum posita; in qua nobilissima urbium Ravenna et quinque alie civitates consistunt quas greco vocabulo Pentapolim dicunt. Constat autem Aureliam, Emiliam et Flaminiam a constratis viis que ab urbe Roma veniunt, ab eorum occultis vocabulis a quibus constrate sunt, talibus nominibus appellatas.
TraduzioneL'undicesima provincia d'Italia è la Flaminia che è posta tra le Alpi Appennini e il mare Adriatico; in essa è la nobilissima città di Ravenna e cinque altre città che con vocabolo greco sono dette Pentapoli. Da segnalare anche l'Aurelia, l'Emilia e la Flaminia, vie costituite che vengono dalla città di Roma, dai loro occulti vocaboli dai quali sono costituite, così sono chiamate.
PASSO
Localizzazione19
Testo originaleCertum tamen Liguriam ad partem Venecie Emiliam que Flaminiam que veteres hystoriographos Galliam Cisalpinam appellasse; hinc esse quod Donatus grammaticus, in expositione Virgilii: Mantuam Galliam esse dixit; inde que est quod in Romana historia legitur: Ariminum in Gallia constituta.
TraduzioneTuttavia è certo che la Liguria, parte delle Venezie, l'Emilia e la Flaminia i vecchi storiografi chiamavano Gallia Cisalpina; questo è ciò che ha detto il grammatico Donato nella spiegazione di Virgilio: disse che Mantova è in Gallia; da qui questo è ciò che si legge nella Storia Romana (di Livio): Rimini fondata in Gallia.
PASSO
Localizzazione21
Testo originaleHorum centum milia, non longe a Delfos insula properantes, Grecorum gladiis extincti sunt; alia vero centum, in Galathiam ingressi, primum Galligreci postea vero Galathe sunt appellati - et hii sunt quibus doctor gentium Paulus scribit epistolam -; centum milia quoque Gallorum qui in Italiam remanserant, Ticinum Mediolanum que Pergamum Brixiam que construentes, Cisalpine regioni nomen Gallie dederunt - isti sunt Galli Senones qui dudum Romam invaserunt -: sicut enim Transalpinam Galliam que intra Alpes est, sic Galliam Cisalpinam hanc partem que infra Alpes est nominamus.
TraduzioneDi questi [Galli] centomila, invasa un'isola non lontana da Delfi, furono massacrati dalle spade dei greci; ma altri cento(mila), entrati in Galazia, furono chiamati dapprima Gallogreci poi Galati - e questi sono coloro ai quali il maestro dei popoli Paolo ha scritto una lettera -; i centomila Galli che rimasero in Italia, costruirono Ticino (Pavia), Milano, Bergamo e Brescia, dando alla regione il nome di Gallia Cisalpina - questi sono quei Galli Senoni che un tempo avevano saccheggiato Roma -: infatti, come Gallia Transalpina quella oltre le Alpi, così denominiamo Gallia Cisalpina quella parte che è al di qua delle Alpi.
COMPILAZIONE
COMPILAZIONE
Data2011
NomeAssorati G.
AGGIORNAMENTO – REVISIONE
Data2021
NomeParisini S.
ANNOTAZIONI
NoteProgetto PARSJAD
Progetto ROMIT


ultima modifica: 20/01/2021
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