Le Rocche al Cinema

L’affascinante storia e l’impatto scenografico dei castelli del territorio ne ha fatto il set ideale di numerosi film.

Antesignano fu nel 1937 Luis Trenker che realizzò i “Condottieri. Giovanni dalle Bande Nere” a Torrechiara. L’imponente castello di Piermaria Rossi è stato anche il set anche dei più recenti “Addio fratello crudele” di Giuseppe Patroni Griffi, “Donne e soldati” di Antonio Marchi e Luigi Malerba (1954) e “Ladyhawke” di Richard Donner, quest’ultimo ambientato anche a Castell’Arquato e a Vigoleno di Vernasca.

La rocca di Montechiarugolo è protagonista dell’eccezionale documentario girato tra l’inverno del 1944 e la primavera del 1945 dal figlio dei proprietari, il futuro regista Antonio Marchi, che renitente alla leva di Salò rimase nascosto nella residenza di famiglia dove era stata allestita una prigione per i soldati alleati, filmando lo scorrere delle stagioni nel castello, nel borgo e nella vallata fino all’arrivo dei partigiani e delle truppe americane. Lo stesso castello ospitò alcune scene del già citato “Donne e soldati” dello stesso Marchi e Luigi Malerba.

Il clima eclettico e esoterico della Rocchetta Mattei ne hanno fatto l’ambientazione ideale per “Enrico IV” di Marco Bellocchio e per “Balsamus, l’uomo di Satana” di Pupi Avati; quest’ultimo scelse il castello dei Manzoli di san Martino di Soverzano (non visitabile e quindi non ricompreso nel percorso) per “La casa dalle finestre che ridono” (1976).

Rivalta fu il set di “Vacanze in val Trebbia” di Marco Bellocchio (1985). A Tabiano fu girato “Ostinato destino” di Gianfranco Albano (1992), e nel castello dei Pio di Carpi alcune scene di “Radiofreccia” di Luciano Ligabue (1988).

Anche le serie tv si sono immerse nelle atmosfere delle rocche: di Bardi per “Renato e Lucia” di Francesca Archibugi, del Palazzo Rossi di Sasso Marconi per alcuni episodi di “Coliandro”, del castello di Montechiarugolo per “I Borgia”.

A Rimini infine, castel Sismondo, il manifesto politico di Sigismondo Malatesta, è la tappa finale – con allestimenti tratti dai suoi più celebri film – del museo diffuso dedicato al riminese Federico Fellini.


Per saperne di più :

www.cineturismo.cinetecadibologna.it