





albero singolo
Famiglia: Salicaceae
Famiglia: Salicaceae
Provvedimento di tutela
Albero monumentale d'Italia D.M. n. 5450 del 19-12-2017
D.P.G.R. 139/21
015/A665/BO/08
Albero monumentale d'Italia D.M. n. 5450 del 19-12-2017
D.P.G.R. 139/21
015/A665/BO/08
È un esemplare di dimensioni considerevoli rispetto alla specie e vegeta isolato in mezzo ai
campi.
Non è facilmente raggiungibile; lo si può avvistare sulla sinistra imboccando via Giovannini, provenendo da Baricella in direzione Altedo; poi per avvicinarlo occorre attraversare i campi a piedi.
Come tutti i pioppi anche il pioppo bianco ha una crescita veloce; pertanto si ritiene che l’albero non superi il secolo di età.
Ora emerge in assoluta solitudine nel piatto paesaggio agricolo circostante; ma fino a pochi anni fa era in compagnia di un altro pioppo bianco, più o meno delle stesse dimensioni, anch’esso riconosciuto monumentale d’importanza nazionale; occupava una analoga posizione spostato un po’ oltre lungo la stessa via Giovannini; qualche anno fa è stato colpito da un fulmine ed è morto.
Oggi ne resta solo lo scheletro del tronco, ancora in piedi, alleggerito delle branche laterali e
completamente secco; lo si può riconoscere in alcune delle foto, in secondo piano rispetto al pioppo esistente ritratto in primo piano.
Il pioppo bianco viene chiamato anche gattice, può raggiungere altezze fino a 30 m. e vivere per alcuni secoli.
Si riconosce per la corteccia biancastra e liscia, caratterizzata da numerose lenticelle a forma di rombo; poi nei grossi esemplari diviene nera, scabra e screpolata.
Le foglie hanno una diversa colorazione sulle due pagine: verde scuro nel lato superiore, grigio chiaro argenteo e pubescente nella pagina inferiore, con forma variabile anche sulla stessa pianta, ovata o rotondeggiante con cinque lobi ben distinti, più o meno marcati.
Il pioppo bianco era sacro a Ercole, il quale, uscendo dagli inferi, dopo aver sconfitto Cerbero, si intrecciò una corona realizzata con le foglie di pioppo piantato dallo stesso Ade presso la fonte Mnemosine.
I fumi degli inferi scurirono le foglie esterne della corona, mentre quelle a contatto con il sudore dell’eroe, vincitore della morte, si schiarirono.
Così si spiegava l’origine del colore del fogliame del Populus alba.
Populus alba L.
albero singolo
thumbs/Alberi_monumentali/DSC02479-med.jpg, thumbs/Alberi_monumentali/DSC02478-med.jpg, thumbs/Alberi_monumentali/DSC02486-med.jpg, thumbs/Alberi_monumentali/DSC02491-med.jpg, thumbs/Alberi_monumentali/DSC02495-med.jpg, thumbs/Alberi_monumentali/prov_bologna/DSC02502-med.jpg
Dove si trova
ultima modifica:
27/02/2025
type:bnb
267671
http://bbcc.regione.emilia-romagna.it/alberi/loadcard.do?id_card=267671