Viale Baccarini
Viale Baccarini
Faenza (RA)
Rambelli Domenico
1886/ 1972
monumento commemorativo
monumento a Raffaele Pasi

bronzo/ fusione,
marmo (?)
cm.
sec. XX (1908 - 1908)
Il busto in bronzo che ritrae Domenico Rambelli, con baffi e folta capigliatura, è posto su un basamento con ornamenti plastici in bronzo.

Nato a Faenza nel 1819, Raffaele Pasi è conosciuto come l’ispiratore e la guida del gruppo di uomini che diedero vita al Moto delle Balze (località fra Faenza e Modigliana) del 1845 contro lo Stato Pontificio, dopo il cui fallimento fu incarcerato a Firenze, insieme a Oreste Biancoli e Ferdinando Vitelloni: il Governo papale li richiese, ma il Granduca di Toscana li fece imbarcare per un esilio in Francia. Tornò a Faenza nel 1846 quando Pio IX concesse l’amnistia e nel 1848 comandò, con il grado di ufficiale, il battaglione dei volontari faentini che si fece grande onore nella battaglia di Vicenza. In questa occasione si segnalò per il coraggio personale e militare, riaffermato poi nel 1849 a Roma, dove combattè contro i Francesi difendendo la Repubblica Romana, emigrò in Piemonte. Nel 1860 entrò nell’esercito di casa Savoia e nel 1863 ottenne il grado di Colonnello, distinguendosi meritò la Medaglia d’oro nella terza guerra d’indipendenza. Dal 1874 al 1876 rappresentò Faenza alla Comune di Deputati e nel 1882 ottenne l’alta carica di Tenente Generale primo aiutante di campo generale del Re. Morì nel 1890 a Roma. È sepolto nel cimitero monumentale di Faenza.
Il monumento a Raffaele Pasi fu eseguito nel 1908 per la grande Esposizione di Faenza nel III Centenario della nascita di Torricelli. Si diede luogo a diverse iniziative, fra cui anche quella di ricordare il generale Pasi; la cronaca del tempo racconta: «Così Faenza, dopo quasi vent’anni, ha sciolto il suo voto onorando questo patriota che è stato suo cittadino. Terminato il discorso del generale Grandi e gli altri personaggi e autorità presenti si recarono dal Rambelli a congratularsi per il bel lavoro da lui fatto. Avremmo voluto parlare noi pure dell’arte che il giovane autore ha saputo mettere nel monumento, ma ci limitiamo a citare il giudizio di Leonardo Bistolfi il quale lo ha dichiarato un lavoro riuscitissimo ed ha auspicato al Rambelli una carriera piena di soddisfazioni nel campo dell’arte».
Autore del monumento è Domenico Rambelli, faentino, di chiara fama anche in ambito nazionale. Si tratta di un’opera giovanile, certamente rivelatrice delle qualità plastiche del Rambelli, cresciuto artisticamente a contatto del cenacolo baccariniano e poi in ambito fiorentino. Ad un anno prima dell’esecuzione del monumento al Pasi risale la partecipazione alla Biennale veneziana, che segna l’avvio di una lunga carriera artistica di successo scandita anche dalla realizzazione di notevoli opere pubbliche.